14.04.2021 – Il 54% dei dipendenti delle grandi imprese ancora oggi lavora da remoto. Una tendenza al lavoro agile, sperimentata da 6,5 milioni di lavoratori durante il primo lockdown, destinata a segnare profondi cambiamenti nell’organizzazione del mondo del lavoro. Per confrontarsi su questo tema di grandissima attualità, l’Inapp ha organizzato un secondo webinar, alle 14.30 del prossimo martedì 20 aprile, per mettere a confronto le esperienze di grandi aziende italiane che già prima della pandemia avevano promosso la riorganizzazione del lavoro tramite nuove tecnologie.
Come ha sottolineato il presidente Inapp Sebastiano Fadda, si tratta di una tendenza evolutiva irreversibile, “quella del lavoro ibrido –– con una efficiente combinazione di lavoro in presenza e da remoto capace di garantire sia i vantaggi del primo (come, per esempio, le relazioni interpersonali, il senso di appartenenza, il potenziale creativo del lavoro di gruppo) sia quelli del secondo (come maggiore efficienza, risparmio di tempo per gli spostamenti, possibilità di gestire in autonomia i propri impegni)”. Per questo, ha ricordato Fadda “le imprese dovranno investire per dotare i dipendenti degli strumenti e della formazione necessari a consolidare la pratica dello smart working e dovranno metterli in grado di avere un equilibro soddisfacente tra lavoro e vita privata, con una particolare attenzione ai lavoratori più fragili: le donne e i più giovani”.
In questo contesto le esperienze delle grandi imprese, come Poste Italiane, Enel, Tim, Leonardo, Groupama, invitate da Inapp alla tavola rotonda, potranno essere un utile riferimento per le altre che, al termine della fase pandemica, vorranno continuare a percorrere la strada del lavoro agile.
I lavori del seminario “Smart working: nuove tecnologie e riorganizzazione del lavoro. Esperienze a confronto” si potranno seguire in diretta previa registrazione.
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