Il 26 gennaio si svolge, in presenza presso l’Auditorium Inapp e online, il workshop “Lavoro agile, definizioni ed esperienze di misurazione” organizzato dall’Inapp.
L’evento vuole fare il punto sulle diverse definizioni e strategie di misurazione del fenomeno utilizzate sinora in ambito nazionale e internazionale.
Nel corso del workshop, aperto dal Presidente Inapp Sebastiano Fadda, sono previsti molti interventi. In particolare Michael Frosch, senior statistician del Dipartimento di statistica dell’Ilo (International Labour Office) fa il punto sulle diverse definizioni utilizzate in ambito internazionale e sulle raccomandazioni Ilo per misurare il fenomeno; Fiorella Crespi, direttrice dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano presenta l’approccio seguito dal Politecnico e i risultati raggiunti; Alessia Sabbatini, ricercatrice Istat, mostra i criteri di misurazione seguiti nella Rilevazione sulle forze di lavoro e le considerazioni alla base della definizione delle professioni “compatibili con il lavoro da remoto” presentata da Istat nel 2020; Daniele Di Nunzio, responsabile dell’Area Ricerca della Fondazione Di Vittorio propone le indagini svolte in ambito sindacale e gli indicatori utilizzati. I discussant Leonello Tronti e Patrizia Cinti, docenti, rispettivamente, presso l’Università degli Studi Roma Tre e la Pontificia Università Antonianum di Roma, consentono di ragionare su quali sono le variabili indispensabili per pervenire a una proposta di misurazione che riesca a cogliere il fenomeno nella sua complessità multidimensionale.
Il workshop, moderato dalla ricercatrice Inapp Francesca della Ratta, prevede, tra gli altri, due interventi di ricercatrici Inapp: Rosita Zucaro, con la relazione “Le definizioni delle forme del lavoro a distanza nel quadro giuridico italiano” e Tiziana Canal, con la relazione “I moduli sul lavoro agile nelle indagini Inapp Plus e Qualità del lavoro: variabili considerate”.
Il Direttore generale dell’Inapp Santo Darko Grillo chiude i lavori.