Si è conclusa oggi a Roma presso l’INAPP la Terza Conferenza Internazionale “Non-Financial Defined Contribution Schemes” (NDC) sui sistemi pensionistici non finanziari a contribuzione definita.
Ottanta economisti esperti di sistemi pensionistici provenienti da tutto il mondo hanno condiviso idee e esperienze durante la due giorni, organizzata da INAPP, Governo svedese e Banca mondiale.
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha aperto i lavori sottolineando l’esigenza di adottare modelli pensionistici in grado di fornire stabilità nel lungo periodo e che producano condizioni di coesione sul piano sociale. La sfida demografica, ha detto il Ministro, chiede che a fronte di un incremento dell’aspettativa di vita sia possibile per tutti una vita dignitosa. “In un momento come questo” – ha aggiunto – “è essenziale valutare rapidamente quali siano gli impatti e gli effetti dei cambiamenti stessi sui sistemi previdenziali e sulla sicurezza sociale. Per questo la discussione di oggi, qui all’INAPP, è così importante”.
Stefano Sacchi, presidente INAPP ha fatto gli onori di casa, organizzando il dialogo tecnico che, in questa terza edizione della Conferenza, si è focalizzato sulle sfide della marginalizzazione e polarizzazione nell’economia e nella società. A questo proposito Sacchi ha ricordato che INAPP si occupa di inclusione sociale in senso ampio. “Il nostro Istituto – ha detto Sacchi – ha appena lanciato un programma di ricerca sugli effetti del cambiamento tecnologico nel modo del lavoro, il futuro del lavoro e gli investimenti sociali”. La sfida di sistemi pensionistici oggi, ha aggiunto Sacchi, è trovare un compromesso tra risorse e protezione sociale.
Tra i rappresentanti internazionali di spicco la Ministra della Salute e delle Politiche Sociali svedese Annika Strandhäll, il direttore per la Protezione Sociale e il Lavoro della World Bank Michal Rutkowski, il Segretario per la Sicurezza Sociale del Ministero delle Finanze brasiliano Marcelo Caetano.
Prestigiose le organizzazioni internazionali coinvolte tra cui Commissione europea, OECD, World Bank, Inter-American Development Bank. Oltre venti i Paesi coinvolti con rappresentanti da tutti i continenti.
Il terzo rapporto NDC, frutto dei lavori di questi giorni, sarà elaborato e reso disponibile da World Bank.
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