01.12.2022 – L’Inapp aderisce alla Giornata dedicata alle persone con disabilità, per promuoverne i diritti, il benessere e la piena dignità. Nel 1976 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 1981 Anno internazionale delle persone con disabilità, invitando i Paesi membri a definire un piano d’azione focalizzato sulla parità di opportunità, la riabilitazione e la prevenzione delle disabilità.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) adottata nel 2006, ha ulteriormente migliorato i diritti e il benessere delle persone con disabilità “L’inclusione sociale delle persone con disabilità – affermano le Nazioni Unite – è una condizione essenziale per sostenere i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la pace e la sicurezza. L’impegno a garantire i diritti delle persone disabili non è solo una questione di giustizia, è un investimento in un futuro comune”.
Secondo il Rapporto mondiale dell’OMS sulla disabilità, il 15% della popolazione mondiale, più di un miliardo di persone, vive con qualche forma disabilità, l’80% di essi nei Paesi a più basso reddito. Si stima, inoltre, che circa 450 milioni vivano con una condizione mentale o neurologica e due terzi non fruiscono di assistenza medica professionale, in gran parte a causa di discriminazione e abbandono. Secondo gli ultimi aggiornamenti Istat, in Italia le persone con disabilità sono più di tre milioni, pari al 5,2% dell’intera popolazione. Le persone che devono vivere quotidianamente con gravi limitazioni sono circa 1,5 milioni e, nella maggior parte dei casi, over 75. Sei su dieci nel nostro Paese sono donne, con la differenza di genere che appare ancora più evidente per gli over 65.
Nonostante i progressi normativi votati a una sempre maggiore inclusività, le criticità nella partecipazione lavorativa legate alla disabilità rimangono ancora significative: solo il 31,3% di coloro che patiscono gravi limitazioni risulta occupato, a fronte del 57,8% di persone senza limitazioni. Lo scarto è ancora più netto per quanto riguarda le donne con disabilità, che risultano occupate nel 26,7% dei casi, contro il 36,3% degli uomini.
L’Inapp, in linea con il Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale, in particolare ai sensi dell’art.39 ter del D.Lgs. n.165 del 30 marzo 2001 e s.m.i., come introdotto dall’art.10 del D.Lgs. n. 75 del 25 maggio 2017, ha istituito la figura del Disability manager con l’obiettivo di promuovere l’inclusione dei lavoratori con disabilità nei luoghi di lavoro, a partire dal momento dell’inserimento, valorizzando, per tutto il percorso lavorativo, la loro autonomia e professionalità e conciliando le specifiche esigenze di vita, cura e lavoro.
Attraverso la Rete dei CUG, l’Inapp ha partecipato alla ricerca sull’implementazione del Responsabile dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità che ha coinvolto circa 90 Amministrazioni Pubbliche. L’indagine, svolta coinvolgendo tali figure professionali operative presso enti di dimensione e mandato analogo a quello dell’Inapp, ha inteso assumere informazioni sulle soluzioni adottate e che hanno mostrato già un livello accettabile di efficienza amministrativa e di efficacia, con l’importante risultato di raccolta di alcune informazioni riguardanti le competenze, le modalità di selezione, il sistema di relazioni ed il raccordo con il CUG.
Inoltre, l’Inapp pone particolare attenzione allo studio e analisi di politiche per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità come ad es. l’indagine sui laureati con disabilità, la predisposizione ed elaborazione delle Linee guida in materia di collocamento mirato per le persone con disabilità ai sensi del decreto legislativo n. 151 del 2015 e, infine, l’indagine sulle nuove tecnologie di assistenza per persone con disabilità neurosensoriali.