Professioni e competenze nelle imprese italiane: esiti indagine PEC, IV edizione 2021

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Data inizio 07 Giu 2022 11:00
Luogo Auditorium Inapp - Roma
Partecipazione

 

Martedì 7 giugno nuovo appuntamento con i “Seminari di Inapp”. Obiettivo principale è discutere gli sviluppi della ricerca scientifica nei campi di interesse per l’Istituto, e condividere i risultati finali ed intermedi delle ricerche in corso. Alle ore 11:00 si tiene in modalità ibrida il ventiduesimo incontro.

In questa occasione Maria Grazia Mereu ed Enrico Sestili, Inapp, presenteranno il lavoro: “Professioni e competenze nelle imprese italiane: esiti indagine PEC, IV edizione 2021”.

Durante il seminario vengono presentati gli esiti dell’ultima indagine PEC. L’indagine, giunta alla sua IV edizione, rileva i fabbisogni professionali della forza lavoro occupata nelle imprese italiane, indagando, presso imprenditori e responsabili delle risorse umane, quali sono le figure professionali per le quali si avverte la necessità di colmare gap conoscitivi che possono essere oggetto di interventi formativi. Tutte le professioni individuate vengono ricondotte e codificate nell’ambito delle unità professionali della Classificazione delle Professioni Istat CP2011. Le aziende coinvolte nella rilevazione sono state campionate per dimensione di impresa, settore di attività economica e ripartizione geografica. Imprenditori e responsabili delle risorse umane si sono espressi sul fabbisogno di potenziamento professionale, utilizzando una tassonomia di conoscenze e di skills standardizzata per tutte le unità professionali.

La IV edizione dell’Indagine PEC propone un articolato bagaglio di dati sulle strategie adottate nel corso triennio 2018 – 2020 dalle imprese in tema di competitività, organizzazione ed ecosostenibilità. In via preliminare, su questi ambiti i dati offrono un quadro molto articolato e profondamente condizionato dalla specifica congiuntura economica determinatesi a seguito della pandemia Covid 19. In tale contesto fortemente critico, nel complesso maggiore sembra essere stata la capacità (ovvero la necessità) delle imprese di riorganizzarsi al loro interno, mentre significative difficoltà restano nell’implementazione di nuovi strumenti per accrescere la competitività e la sostenibilità ambientale. La scarsa propensione ad innovare si riflette anche sulla tipologia di professioni per le quali viene indicato un fabbisogno che vede in testa con il 27,6% gli addetti alle attività commerciali e ai servizi e con il 23,7% le professioni esecutive nel lavoro di ufficio. Sul versante dei fabbisogni di conoscenze gli ambiti che trasversalmente interessano tutti i raggruppamenti professionali sono l’informatica e la conoscenza della lingua italiana mentre sul lato delle competenze sono le capacità di problem solving, le abilità comunicative e le competenze gestionali a caratterizzare i gap indicati dalle imprese.