Le professioni classificate in questa unità, nell'ambito delle imprese o organizzazioni che operano nelle telecomunicazioni, nella produzione di software, nella consulenza informatica e attività connesse e nelle attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici, classificate rispettivamente nelle Divisioni 61, 62 e 63 della Classificazione delle attività economiche, programmano, dirigono e coordinano le attività inerenti la produzione di beni e di servizi dell'impresa o dell'organizzazione in cui operano e assicurano l'utilizzazione efficiente delle risorse a disposizione e il raggiungimento degli obiettivi produttivi prefissati. Generalmente tali attività vengono esercitate in ottemperanza delle direttive degli organi decisionali dell'impresa o dell'organizzazione a cui rispondono per le decisioni prese e i risultati ottenuti, in collaborazione con le altre direzioni in cui l'impresa o l'organizzazione è strutturata.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] Per il futuro, queste figure dirigenziali dovranno possedere competenze e cultura digitale di medio livello in tutti gli ambiti tecnologici (Big data e business analysis, Cyber security, Piattaforme web e mobile, IOT, intelligenza artificiale e robotica, ecc.) per poter essere sponsor della trasformazione digitale ed elementi di change management basati sulle nuove tecnologie. Essenziale anche la capacità negoziale, per interagire e trattare con i fornitori. Per poter operare nel settore della PA, oltre alle competenze di tipo manageriale e alla conoscenza delle potenzialità connesse alle diverse tecnologie ICT saranno richieste anche conoscenze e competenze di dominio, relative al comparto della Pubblica Amministrazione.
[TEXT2]
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Si tratta di una figura professionale di alto livello, in ascesa, che dovrà sempre possedere elementi di vision strategica per l’azienda, intesi non soltanto come capacità di pianificare e programmare gli investimenti e le strategie aziendali, ma come capacità di leggere e interpretare i segnali, di cogliere l’innovazione e il cambiamento e di anticiparlo. Per questo, ma in generale per tutti i profili manageriali, è pertanto oggi richiesta una conoscenza, al giusto livello, di tutti gli ambiti tecnologici più innovativi, poiché il direttore e dirigente generale di una azienda nei servizi informatici deve saper comprendere le innovazioni che gli vengono proposte dal CIO/direttore del settore IT per poter cogliere le opportunità per l’azienda nel medio (ma anche nel lungo) periodo. È necessaria capacità di previsione e di vision in termini di trasformazione digitale: a partire dalla lettura della gestione dei processi attuale serve capire quale potrà essere l’evoluzione introducendo modifiche mediante le nuove tecnologie digitali. Per il settore della Pubblica Amministrazione non è una figura specificamente pertinente, in quanto nella PA si fa piuttosto riferimento al profilo di direttori e dirigenti della divisione informatica (1.2.3.6.0), ma la figura dei Direttori e dirigenti generali di aziende nei servizi informatici è comunque importante, se ragiona in termini di outsourcer che operano con ruolo sempre crescente nelle istituzioni centrali e locali o, in misura minore, se si fa pensa alle società in house che erogano servizi informatici alla PA.
[TEXT3] Di seguito i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. Segue, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- pianificare gli investimenti o le strategie aziendali
- promuovere l'innovazione aziendale
- definire e monitorare il raggiungimento degli obiettivi
- definire piani operativi
- monitorare l'andamento economico e finanziario dell'impresa
- redigere e controllare il bilancio
- gestire gli adempimenti fiscali
- curare i rapporti con gli istituti bancari
- rappresentare legalmente l'azienda
- risolvere controversie o sovrintendere ai contenziosi
- gestire e/o coordinare le risorse umane
- disporre il reclutamento e la selezione del personale
- controllare o gestire la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza
- tenere i rapporti con le organizzazioni sindacali
- Sembra opportuno integrare alcuni compiti: programmare e pianificare gli investimenti o le strategie aziendali; promuovere l'innovazione aziendale (sia organizzativa, sia tecnologica); definire piani operativi, anche in ambito ICT.
- A fronte dell’evoluzione del ruolo delineata, si ritiene opportuno integrare i compiti già identificati con ulteriori compiti, che si riportano a seguire: saper prevedere e anticipare i cambiamenti mediante una vision strategica; negoziare con i fornitori; conoscere le potenzialità connesse alle diverse tecnologie ICT, al giusto livello di approfondimento per poter cogliere le opportunità per l’azienda; dialogare con gli interlocutori di riferimento dello specifico dominio in cui si opera; nel caso della PA, il compito peculiare di gestire i rapporti istituzionali con gli enti sovraordinati, perché sempre più nel futuro si lavorerà in rete in una logica di ecosistema.
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.
[TEXT5] In alcuni casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Questa figura richiede un laureato con competenze settoriali (ICT) e formazione manageriale acquisite mediante specializzazione post lauream (master in business admnistration, ecc.). Alle competenze ICT (che, più, in generale, devono oggi essere possedute da tutti i direttori di azienda, non solo da quelle informatiche, perché indispensabili per un’adeguata pianificazione delle strategie aziendali), devono quindi affiancarsi competenze di dominio (in questo caso, rispetto alla pubblica amministrazione) e competenze di processo e organizzative, per assicurare a questa figura la necessaria capacità di analisi dei processi, sia organizzativa che tecnologica, relativa al settore. Per tutte le figure manageriali sarà, inoltre, sempre più indispensabile la conoscenza della lingua inglese.
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico