Le professioni classificate in questa unità sono a capo di piccole imprese di cui definiscono, pianificano, implementano, gestiscono le politiche e le strategie e ne valutano i risultati; negoziano con i fornitori e i clienti, programmano e controllano l'uso efficiente delle risorse; reclutano personale e definiscono i processi di innovazione organizzativa e produttiva. Le professioni classificate in questa unità esercitano le attività descritte in imprese o organizzazioni che operano nel settore economico delle attività sportive, ricreative, di intrattenimento e di divertimento, classificato sotto la Sezione R della Classificazione delle attività economiche. Tali attività sono esercitate in imprese che dispongono di un apparato organizzativo semplice, che non prevede livelli intermedi di coordinamento (nessun direttore che coordina strutture dirigenziali) a supporto dell'imprenditore nella sua attività. Le professioni comprese in questa unità possono essere saltuariamente impegnate nel processo di fornitura dei servizi.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] A fronte delle innovazioni e dei cambiamenti attesi che si prevede modificheranno, più o meno profondamente, l’esercizio effettivo delle professioni nel Settore dei Beni culturali , l’intero sistema delle competenze che caratterizza ogni singola Unità Professionale sarà interessato da una sua propria evoluzione. La tabella che segue riepiloga, in forma sinottica, il quadro delle 14 competenze selezionate in relazione alla specifica Unità Professionale qui analizzata. A partire dall'esito del percorso di ridefinizione delle competenze caratterizzanti la singola UP, si ridisegnano i nuovi assetti professionali.
Competenza | Importanza |
---|---|
Essere in grado di interagire positivamente in contesti interculturali e multidisciplinari | A |
Essere in grado di comprendere e di utilizzare in ambiti di promozione, coordinamento gestione i processi relativi alla costante acquisizione di risorse a sostegno della mission aziendale/istituzionale (promozione, fundraising, rapporti con finanziatori esterni di varia natura) | A |
Essere in grado di accompagnare i cambiamenti e valutare i risultati dei processi aziendali/organizzativi a partire da una matrice di obiettivi e di metodi | A |
Essere in grado di sviluppare approcci orientati all’autodiagnosi e al miglioramento continuo attraverso l’acquisizione in tempi utili di set informativi pertinenti | A |
Essere in grado di prendere decisioni in relazione al proprio contesto di riferimento migliorando la capacità di acquisizione in tempi utili di set informativi pertinenti | A |
Essere in grado di utilizzare i sistemi informativi nella gestione e sviluppo dei processi di lavoro aziendali/istituzionali di riferimento (monitoraggio della spesa, delle attività, indicatori di out put, di valutazione, di risultato) | A |
Essere in grado di promuovere e sostenere processi produttivi, organizzativi e culturali della propria istituzione/organizzazione fondati su una costante valorizzazione delle dinamiche relazionali e delle filiere locali (marketing territoriale strategico dei beni culturali) | A |
Essere in grado di affrontare i molteplici aspetti della propria dimensione professionale sul versante della comunicazione scritta, orale, online utilizzando differenti lingue veicolari | A |
Essere in grado di utilizzare i sistemi informativi web based nella gestione e nello sviluppo dei processi aziendali/istituzionali orientati alla promozione e alla valorizzazione della propria immagine e della propria mission | A |
Essere in grado di interpretare e applicare normative generali e specifiche, criteri gestionali in ambito amministrativo e finanziario in relazione al sistema aziendale/organizzativo locale, nazionale (e internazionale) di riferimento | A |
Essere in grado di gestire i processi di cambiamento degli assetti organizzativi di riferimento nell’ottica di una crescente valorizzazione del capitale umano aziendale/istituzionale e di una gestione positiva dei conflitti | A |
Essere in grado di interpretare e sostenere i bisogni degli utenti, in generale, nonché di categorie di utenti specifici nell’ottica del miglioramento generale del servizio | A |
Essere in grado di associare i prodotti culturali a strategie e percorsi didattici ed educativi fruibili da pubblici differenziati | A |
Essere in grado di inserire un progetto culturale in contesti in grado di favorirne la visibilità, la fruibilità, la rimuneratività economica e sociale | A |
Legenda |
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A - molto importante |
B - mediante importante |
C - scarsamente importante |
X - non influente rispetto al ruolo |
[TEXT2] Le 14 competenze individuate come fondanti e, seppur in misura differenziata, caratterizzanti tutte le professioni, assumono, pertanto, una loro configurazione tipica all’interno di ogni Unità Professionale considerata. Il loro peso contribuisce a dare ad ognuna di esse una sua propria profilatura basata sulla rilevanza (alta, media, bassa o nulla) assunta dalle singole competenze individuate.
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Le professioni classificate in questa Unità Professionale saranno investite da una spinta al cambiamento molto rilevante che dovrebbe portare al potenziamento di tutte le competenze che, attualmente, le caratterizzano. Le modificazioni che coinvolgeranno il settore nei prossimi anni e, in particolar modo, tra esse, la spinta alla riconfigurazione strategica del rapporto tra istituzioni pubbliche (museali e culturali) ed organizzazioni e imprese private e/o del privato sociale nelle attività di promozione, valorizzazione e gestione dei beni culturali, contribuiranno a rendere questa Figura Professionale una delle figure chiave del cambiamento di scenario atteso. Gli imprenditori e i responsabili di piccole aziende che, già oggi, stante la specifica configurazione strutturale assunta dal settore, contribuiscono alla promozione e valorizzazione dei beni culturali caratterizzanti l’offerta culturale territoriale - nonché alla gestione diretta, in outsourcing, di beni e servizi legati alla loro fruizione - saranno chiamati a migliorare e diversificare le loro prestazioni, in coerenza con le nuove direzioni assunte dall’offerta pubblica. Il cambiamento suggerito dallo scenario futuro più probabile spinge, soprattutto, in direzione del potenziamento delle capacità di intercettare e coinvolgere nuovi pubblici nella fruizione dei beni culturali, a partire dalla diversificazione e personalizzazione crescenti di tale fruizione. Una più spiccata capacità di interazione con utenti provenienti da altri Paesi, accompagnata da una migliorata sensibilità all’integrazione tra la fruizione dei beni culturali e la valorizzazione del contesto territoriale nel quale essi sono inseriti (turismo culturale), dovranno rappresentare il volano per una crescente caratterizzazione, in senso innovativo, di questa Figura Professionale. Tale caratterizzazione presuppone, altresì, il miglioramento di tutte le competenze che afferiscono alla visione strategica, al self-management, al multilinguismo e al multiculturalismo, alla capacità di cattura delle potenzialità di valorizzazione (conoscenza e diffusione del patrimonio), in senso profit, dell’offerta culturale pubblica. Il potenziamento della capacità di fare progetto e di fare rete, soprattutto tra attori di differente vocazione e natura, costituiscono, infine, processi essenziali su cui orientare lo sviluppo professionale futuro.
[TEXT3] Seguono, i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. A seguire, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- gestire e/o analizzare le risorse economiche
- gestire e/o coordinare le risorse umane
- definire le politiche e le strategie dell'organizzazione
- organizzare e coordinare il lavoro o le attività
- selezionare e reclutare il personale
- curare i rapporti con gli istituti bancari
- curare i rapporti con i fornitori
- gestire o controllare la contabilità
- impostare, sviluppare o controllare la realizzazione dei progetti
- controllare o gestire la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza
- Gran parte dei compiti svolti dalla Figura Professionale andranno a riconfigurarsi in maniera innovativa (incrementale) stante l’innesto nello scenario della variabile di rottura rappresentata dal potenziamento, promosso dall’attore pubblico, dei processi di valorizzazione del bene culturale che coinvolgerà, in primo luogo, coloro che erano già considerati essenziali in tali processi.
- Al di là di un approccio orientato al miglioramento e ampliamento delle conoscenze, capacità e competenze tipiche della professione considerata non emergono significativi compiti nuovi dallo scenario 2020 per le professioni comprese nell’UP
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.
[TEXT5] In molti casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
In generale, le competenze richieste all’unità professionale corrispondono al possesso di titoli di studio certificati (diplomi, lauree, master, ecc.). Tuttavia esistono organizzazioni, istituzioni museali, imprese e organizzazioni che, per tipologia e/o missione, richiedono competenze acquisibili prevalentemente attraverso esperienze specifiche sia di natura biografica sia on the job o, in casi rari, fortemente specialistiche e di nicchia. In questi casi, le amministrazioni responsabili possono prevedere deroghe motivate per quanto riguarda la richiesta di titoli di studio specifici e di esperienze professionali per l’accesso alle professioni, per l’assunzione o, laddove, possibile per il passaggio ad altre funzioni/posizioni all’interno dell’organizzazione. Il personale che già lavora nei musei e che ha maturato nel corso dell’esperienza lavorativa conoscenze e competenze adeguate alla posizione ricoperta può essere incentivato, in relazione al cambiamento degli assetti organizzativi e del proprio ruolo professionale qui delineato, a frequentare corsi di formazione e, più in generale, partecipare ad esperienze formative ad hoc in modo da aggiornare la propria preparazione secondo quanto richiesto dalle nuove funzioni svolte sul posto di lavoro.
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico