Le professioni comprese in questa unità conducono ricerche su concetti e teorie fondamentali e incrementano la conoscenza scientifica sugli aspetti fisici della crosta terrestre, ne studiano le rocce, i minerali, la composizione e la struttura. L'esercizio della professione di Geologo è regolata dalle leggi dello Stato.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] Oltre alle conoscenze e competenze di natura specialistica nel campo della geologia, è opportuno che questa figura professionale possieda alcune conoscenze di natura meno tecnica, legate alla normativa di settore in campo ambientale, in modo da poter esercitare effettivamente una concreta capacità di controllo sul rispetto degli standard e parametri di legge. In particolare, i geologi dovrebbero conoscere la legislazione in materia di tutela ambientale e sicurezza, la normativa UNI EN ISO e le procedure e gli standard amministrativo burocratici della Pubblica Amministrazione ed essere in grado di applicare tecniche di verifica delle procedure e delle normative. Con riferimento al compito previsto di elaborare e leggere cartografie, il geologo dovrebbe essere in grado di utilizzare software GIS (Sistemi Informativi Geografici).
[TEXT2]
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Si tratta di una figura professionale in ascesa, il cui ruolo subirà una evoluzione legata al tema, in futuro sempre più rilevante, delle bonifiche e della rivalutazione dei terreni contaminati in un’ottica di sostenibilità, con particolare riguardo al recupero di siti industriali. Il geologo può, infatti, lavorare in enti pubblici o aziende private nel campo della valutazione e mitigazione dei rischi geologici (alluvioni, terremoti, frane, eruzioni vulcaniche, ecc.), ma anche della gestione dei rifiuti (seguendo integralmente lo sviluppo di una discarica nelle sue diverse fasi, dalla valutazione dell’idoneità del sito alla costruzione, alla gestione, al controllo) e degli interventi di bonifica di aree contaminate. Su quest’ultimo versante, il framework di competenze entro cui si muoverà la figura del geologo nei prossimi anni si caratterizzerà per una grande importanza rivestita dalla capacità di analizzare e valutare lo stato ambientale di terreni oggi inutilizzabili a partire dallo studio dei terreni stessi per poterne identificare i possibili utilizzi, in un’ottica di recupero e riutilizzo dei siti bonificati e di recupero dell’ecosistema.
[TEXT3] Di seguito i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. Segue, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- realizzare indagini o prospezioni geofisiche, geognostiche, geotecniche
- svolgere indagini e rilevare dati geologici al fine di individuare minerali, gas, acqua, petrolio
- pianificare le opere da realizzare o gli interventi di recupero sul terreno
- dirigere i lavori e fare sopralluoghi presso i cantieri
- realizzare prove penetrometriche sul terreno
- sovraintendere e organizzare lavori di trivellazione e sondaggi
- effettuare studi stratigrafici
- elaborare e leggere cartografie
- valutare i rischi e l'impatto ambientale
- eseguire prove in laboratorio
- analizzare o elaborare dati o informazioni
- redigere o presentare rapporti (relazioni geologiche, studi di fattibilità, ecc.)
- I compiti tradizionalmente svolti da questa figura professionale restano tuttora validi, con riferimento a tutte le fasi di attività che deve svolgere: analizzare il problema, effettuare rilievi e coordinare le indagini geognostiche, valutare i dati raccolti, collaborare alla progettazione degli interventi/opere per gli aspetti di propria competenza e monitorare il progetto. Alcuni compiti dovrebbero, però, essere opportunamente aggiornati, facendo riferimento al tema del recupero e della valorizzazione dei siti da bonificare che, come visto, rappresenta una delle sfide del prossimo decennio. In particolare, sarebbe necessario modificare i seguenti compiti, integrandoli con la parte indicata in carattere corsivo: pianificare le opere da realizzare o gli interventi di recupero di suolo da bonificare e riqualificare; valutare i rischi e l'impatto ambientale, anche in relazione alla compatibilità del terreno con l’utilizzo voluto.
- Fra i compiti nuovi che il geologo si troverà a dover svolgere: occuparsi di valutazioni idrogeologiche; occuparsi della prevenzione delle anomalie geochimiche e dei fenomeni di contaminazione e inquinamento del terreno, di natura inorganica e radioattiva; controllare il rispetto degli standard e dei parametri di legge; riconoscere e prevedere i fattori di rischio e la compatibilità geologico-tecnica e/o geologico-ambientale in relazione agli interventi/opere che si prevede di realizzare (attività potenzialmente inquinanti come la gestione dei rifiuti in discarica, costruzione di edifici, ecc.).
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.
[TEXT5] In alcuni casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Si ritiene opportuno che il sistema formativo preveda la possibilità di fornire ai geologi, oltre alle competenze specialistiche di dominio, anche competenze informatiche (con particolare riferimento all’utilizzo di software utili allo svolgimento delle proprie attività ordinarie, come nel caso del GIS) e competenze di natura giuridica, per poter assolvere adeguatamente ai propri obblighi in materia di monitoraggio e di controllo del rispetto di standard e parametri previsti dalla normativa vigente.
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico
