Le professioni comprese in questa unità conducono ricerche geologiche e topografiche per individuare cave, giacimenti minerari, di gas e di petrolio; programmano e definiscono le modalità del loro sfruttamento, studiano e progettano sistemi e attrezzature per l'estrazione e il primo trattamento dei minerali e per la sicurezza dei processi di produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività.

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Nuovo sistema di competenze

[TEXT1] Grande importanza continuerà a rivestire, nello svolgimento dei compiti propri dell’ingegnere minerario, il rispetto delle norme di sicurezza, a cui dovrà però affiancarsi anche il rispetto della sostenibilità ambientale. Fra le nuove competenze che gli ingegneri minerari dovranno possedere nel prossimo futuro figurano senza dubbio la capacità di gestione del fine vita delle cave e la capacità di valutazione e gestione degli impatti ambientali. Questa figura professionale, oltre che nell’ambito del ciclo dei rifiuti, opera anche nell’industria, nel settore della Ricerca & Innovazione e nella Pubblica amministrazione. In quest’ultimo ambito di intervento, in particolare, all’ingegnere minerario sono richieste anche specifiche competenze giuridiche, per poter esercitare una opportuna azione di controllo normativo. Competenze giuridiche di base saranno, inoltre, necessarie per una corretta interpretazione delle disposizioni di legge come requisito minimo al momento della redazione di un progetto di recupero di un sito minerario dismesso.

[TEXT2]

Ridefinizione degli assetti professionali

[LISTA 2]Nel prossimo futuro i compiti dell’ingegnere minerario si evolveranno, superando una logica esclusivamente legata al prelievo. In un modello di sviluppo sostenibile, questa figura professionale dovrà, infatti, prestare attenzione a come migliorare la gestione del fine vita della cava. I principi per una gestione sostenibile delle cave e miniere e gli obiettivi di tutela ambientale dovranno, dunque, guidare gli operatori del settore durante tutto il ciclo di vita della cava o della miniera. In particolare, l’individuazione del sito, la scelta delle tecnologie e dei metodi di coltivazione e la progettazione del recupero ambientale dovranno essere affrontati in modo integrato già a partire dalle prime fasi di pianificazione e di progettazione dell’attività estrattiva. Una corretta progettazione rappresenta, infatti, la premessa per la mitigazione dell’impatto ambientale e per le successive operazioni di recupero ambientale. L’economia circolare sarà applicata anche all’attività estrattiva e mineraria e l’attività dell’ingegnere minerario sarà in futuro sempre più contestualizzata in un framework concettuale di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse, di individuazione di soluzioni per il riciclo degli inerti e di incentivazione dell’utilizzo di materie di sostituzione (complementari al materiale di cava

[TEXT3] Di seguito i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. Segue, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.

[LISTA 3] Compiti Attuali
  • condurre ricerche per individuare cave, giacimenti minerari, di gas e di petrolio
  • definire e programmare le modalità di perforazione ed estrazione
  • realizzare studi di fattibilità
  • valutare lo stato dei giacimenti e/o delle cave
  • effettuare rilievi, calcoli o misurazioni
  • analizzare o elaborare dati o informazioni
  • curare la dismissione degli impianti e il ripristino dei siti
  • dirigere e sovrintendere alle attività produttive
  • controllare o gestire la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza
  • identificare i rischi ambientali
  • svolgere attività di simulazione e di sperimentazione
  • redigere e controllare i piani di manutenzione
  • redigere e trasmettere relazioni tecniche
[LISTA 4] Compiti Innovati
  • Tutti i principali compiti tradizionalmente svolti dagli ingegneri minerari – condurre ricerche per individuare cave, giacimenti minerari, di gas e di petrolio, definire e programmare le modalità di perforazione ed estrazione, curare la dismissione degli impianti e il ripristino dei siti, ecc. – dovranno essere svolti ispirandosi al principio dello sviluppo sostenibile, in un’ottica di sostenibilità ambientale. Si ritiene, inoltre, opportuno che il compito tradizionale “identificare i rischi ambientali” sia integrato tenendo conto dell’importanza degli studi di impatto ambientale nei confronti dei sistemi ecologici e del paesaggio, effettuando quindi la modifica seguente: “identificare i rischi ambientali mediante una valutazione preliminare degli impatti ambientali e minimizzare gli impatti ambientali durante tutto il ciclo di vita dell’attività estrattiva”, facendo riferimento alle diverse componente ambientali potenzialmente interessate (ambiente idrico, suolo e sottosuolo, paesaggio, flora e fauna, ecc.). Inoltre, il compito “realizzare studi di fattibilità” dovrà essere integrato con la realizzazione anche di progetti esecutivi.
[LISTA 5] Compiti Nuovi
  • Fra i compiti nuovi che si ritiene opportuno aggiungere a quelli già identificati figurano i seguenti: occuparsi della riqualificazione e valorizzazione delle cave (compresa la valutazione del fine vita); valutare le opportunità di salvaguardia e di valorizzazione dei siti minerari dismessi attraverso interventi di trasformazione per finalità di ricerca, turistiche, sanitarie, di stoccaggio, ecc.; predisporre il piano di coltivazione in coerenza, sin dall’inizio, con il progetto di recupero del sito; predisporre perizie (per tribunali, imprese, ecc.); promuovere l'innovazione tecnologica e gestionale nel proprio ambito di attività.

Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)

[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.

[LIST 6]
Importanza
Complessità
Conoscenze
Ingegneria e tecnologia
70 ↑
63 ↑
Lavoro d'ufficio
61 →
48 →
Lingua italiana
55 →
46 →
Legislazione e istituzioni
55 ↑
39 →
Produzione e processo
53 ↑
48 ↑
Matematica
51 →
46 →
Chimica
48 ↑
50 ↑
Fisica
48 →
42 →
Progettazione tecnica
43 ↑
40 →
Lingua straniera
43 ↑
39 ↑
Amministrazione e gestione di impresa
43 →
37 →
Skills
Scrivere
62 →
Ascoltare attivamente
83 ↑
60 ↑
Parlare
83 →
59 →
Comprendere testi scritti
82 →
61 →
Adattabilità
78 →
67 →
Capacità di analisi
71 →
60 ↑
Apprendimento attivo
70 ↑
55 →
Senso critico
66 →
52 →
Gestire il tempo
62 →
53 →
Risolvere problemi complessi
62 ↑
51 ↑

[TEXT5] In alcuni casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.

[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Si tratta di un profilo professionale ad elevata qualificazione, per il quale in Italia, dopo la soppressione dagli ordinamenti universitari statali nel 1989 del corso di laurea in Ingegneria mineraria è necessaria una laurea specialistica in Ingegneria ambientale o Ingegneria dell’ambiente e del territorio. In ragione dell’evoluzione di questa figura, è opportuno che la formazione si orienti per trasmettere in maniera adeguata i principi dell’economia circolare e delle sostenibilità ambientale, con riferimento agli aspetti culturali, scientifici ed ingegneristici relativi alla valorizzazione delle risorse primarie e secondarie.


[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico