Le professioni comprese in questa unità conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di studio e di sviluppo dei materiali conosciuti, di possibili nuovi usi degli stessi, di progettazione e sviluppo di macchinari e processi di produzione di materiali per prodotti con prestazioni particolari. Sovrintendono e dirigono tali attività.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] A fronte delle innovazioni e dei cambiamenti attesi che si prevede modificheranno, più o meno profondamente, l’esercizio effettivo delle professioni nella settore chimico , l’intero sistema delle competenze che caratterizza ogni singola Unità Professionale sarà interessato da una sua propria evoluzione. La tabella che segue riepiloga, in forma sinottica, il quadro delle 12 competenze selezionate in relazione alla specifica Unità Professionale qui analizzata. A partire dall'esito del percorso di ridefinizione delle competenze caratterizzanti la singola UP, si ridisegnano i nuovi assetti professionali.
Competenza | Importanza |
---|---|
Essere in grado di trasferire costantemente set di nuovi saperi all'interno dei processi produttivi, organizzativi e di ricerca | A |
Essere in grado di interagire positivamente in contesti interculturali e multidisciplinari | A |
Essere in grado di comprendere e di utilizzare, in ambiti di coordinamento e gestione, i processi relativi all'approvvigionamento, alla vendita, alla logistica e alla produzione e le loro interconnessioni | A |
Essere in grado di promuovere e gestire processi interni ed esterni all'azienda in direzione di una crescente capacità di internazionalizzazione | A |
Essere in grado di realizzare soluzioni aziendali orientate al miglioramento della salute, sicurezza e sostenibilità ambientale | A |
Essere in grado di interpretare e applicare normative generali e specifiche in relazione al sistema aziendale locale, nazionale e internazionale | A |
Essere in grado di accompagnare i cambiamenti e valutare i risultati dei processi aziendali a partire da una matrice di obiettivi e di metodi | A |
Essere in grado di sviluppare approcci orientati all'autodiagnosi e al miglioramento continuo | A |
Essere in grado di prendere decisioni in relazione al proprio contesto di riferimento migliorando la capacità di acquiszione di set informativi pertinenti in tempi utili | A |
Essere in grado di utilizzare i sistemi informativi nella gestione e sviluppo dei processi aziendali | A |
Essere in grado di riconoscere, applicare, promuovere modelli e metodologie proprie del linguaggio tecnico-scientifico | A |
Essere in grado di promuovere e sostenere processi produttivi, organizzativi e culturali fondati su una costante valorizzazione delle dinamiche relazionali locali | A |
Legenda |
---|
A - molto importante |
B - mediante importante |
C - scarsamente importante |
X - non influente rispetto al ruolo |
[TEXT2] Le 12 competenze individuate come fondanti e, seppur in misura differenziata, caratterizzanti tutte le professioni, assumono, pertanto, una loro configurazione tipica all’interno di ogni Unità Professionale considerata. Il loro peso contribuisce a dare ad ognuna di esse una sua propria profilatura basata sulla rilevanza (alta, media, bassa o nulla) assunta dalle singole competenze individuate.
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Le professioni classificate in questa Unità devono essere in grado di trasferire costantemente set di nuovi saperi all’interno dei processi produttivi, organizzativi e di ricerca dell’azienda. L'innovazione di prodotti e processi a cui esse sono prevalentemente dedicate si caratterizza come un processo aperto, multidisciplinare. È richiesta, quindi, la capacità di rapportarsi a contesti variabili e a differenti tipologie di partners all’interno di Network- Knowledge and Digital based. È altresì richiesta la capacità di cross fertilization tra impresa e università, nonché, ove possibile, la capacità di internalizzare nell'impresa quanto realizzato dalle università. E dai centri di ricerca esterni all’impresa. Verificare le opportunità di applicazione industriale di nuovi materiali e condurre attività di ricerca sulla loro sostenibilità e traiettorie evolutive sono gli ambiti privilegiati su cui le professioni classificate in questa Unità devono misurarsi. La componente trasversale che fa della produzione e l''uso di nuovi materiali uno degli elementi distintivi della chimica come fattore di sviluppo dell'industria manifatturiera nel suo complesso va sostenuta dalla crescente capacità di rapportarsi in maniera efficace ed efficiente ad una matrice di obiettivi e di metodi tipica delle professioni ricomprese in questa Unità. L’acquisizione di comportamenti organizzativi orientati all’autodiagnosi e al miglioramento continuo non deve, altresì, essere mai disgiunta dalla capacità di alimentare e sostenere il proprio bagaglio linguistico e le proprie capacità di comunicazione.
[TEXT3] Seguono, i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. A seguire, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- condurre attività di ricerca in materia di studio e di sviluppo dei materiali
- predisporre e presentare progetti di ricerca scientifica
- realizzare studi di fattibilità
- ricercare o scegliere le attrezzature e i materiali
- verificare l'applicazione industriale di alcuni materiali
- ottimizzare l'uso dei materiali
- collaudare nuovi materiali
- eseguire diagnosi strutturali
- predisporre perizie (per tribunali, imprese, ecc.)
- redigere e trasmettere relazioni tecniche
- valutare e rilasciare brevetti
- partecipare al dibattito scientifico (conferenze, convegni, seminari, ecc.)
- realizzare pubblicazioni scientifiche (articoli, saggi, ecc.)
- Lavorare in direzione di un sensibile miglioramento delle attività di networking, dello studio centrato sulla interdisciplinarietà, l’innovazione, e orientato alla riduzione sensibile del time to market di processi e prodotti
- Promuovere costantemente il proprio ruolo di ponte/interfaccia con la ricerca accademica, e le aree aziendali dedicate all’innovazione di processo e di prodotto
- Non si evidenziano compiti nuovi connessi all'esercizio professionale
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.
[TEXT5] In molti casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
I cambiamenti in relazione alle conoscenze e alle competenze previsti nel medio termine per le professioni che appartengono a questa Unità Professionale vedono l’ingegnere dei materiali in una posizione strategica orientata alla ricerca, all’innovazione, alla brevettazione (prevalentemente di natura incrementale) di nuovi prodotti. Lo sforzo principale da operare nel prossimo futuro all’interno del sistema dell’education e all’interno di un più generale sforzo di valorizzazione delle lauree tecniche di natura ingegneristica è quello di tenere sempre vivi e di rafforzare atteggiamenti di curiosità e di scoperta che rappresentano una componente essenziale del bagaglio personale per coloro che sceglieranno questa specifica professione.
Seppur non è reperibile in maniera consolidata e diffusa una posizione organizzativa a livello aziendale che possa definirsi Ingegnere dei materiali (LM 53), assimilabile, peraltro, in vari contesti organizzativi al Tecnologo dei materiali con Laurea specialistica (Abilitazione professionale disciplinata dal DPR 328/2001), sono presenti corsi di Laurea triennale e specialistici che rilasciano il titolo accademico, così come definito dalla declaratoria dell’UP. All’interno dei percorsi formativi già in essere offerti, nei quali andrebbe posta attenzione crescente alle skill digitali, potrebbe essere possibile attivare nei prossimi anni specifici percorsi centrati sulla valorizzazione della posizione strategica dell’ingegnere dei materiali come interfaccia di mercato. Essa presuppone il potenziamento della capacità di analizzare i trend di innovazione, di ricerca e di produzione in atto in tutta la filiera manifatturiera che utilizza la chimica a supporto dei propri processi produttivi standard potenziando precocemente un approccio orientato all’anticipazione del cambiamento e alla sperimentazione, sviluppando la capacità di essere un sensore di opportunità di innovazioni caratteristiche di differenti settori. In relazione invece, all’implementazione di competenze e fabbisogni formativi ad hoc il sistema dell’education potrà agire proattivamente sia attraverso l’offerta di percorsi mirati di formazione continua in azienda sia, in fase di reclutamento di nuovo personale, attraverso l’offerta di opportunità formative in entrata legate a specifici percorsi in apprendistato (alto apprendistato).
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico