Le professioni comprese in questa unità conducono ricerche su concetti e teorie fondamentali nel campo della biologia, incrementano la conoscenza scientifica in materia e la applicano in attività di ricerca e nelle sperimentazioni di laboratorio. Utilizzano sistemi biologici e tecniche di ingegneria genetica per applicazioni in settori produttivi, quali quello agricolo, zootecnico, alimentare, chimico, medico, farmaceutico, ambientale. Analizzano le sostanze alimentari, ne individuano di nuove, ne determinano la composizione e gli elementi nutrizionali, ne certificano la salubrità, studiano i fattori sottostanti al loro deterioramento. Applicano e rendono disponibili tali conoscenze nella produzione di beni e servizi. L'esercizio della professione di Tecnologo Alimentare è regolato dalle leggi dello Stato.

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Nuovo sistema di competenze

[TEXT1] A fronte delle innovazioni e dei cambiamenti attesi che si prevede modificheranno, più o meno profondamente, l’esercizio effettivo delle professioni nell'Industria alimentare , l’intero sistema delle competenze che caratterizza ogni singola Unità Professionale sarà interessato da una sua propria evoluzione. La tabella che segue riepiloga, in forma sinottica, il quadro delle 14 competenze selezionate in relazione alla specifica Unità Professionale qui analizzata. A partire dall'esito del percorso di ridefinizione delle competenze caratterizzanti la singola UP, si ridisegnano i nuovi assetti professionali.

[LISTA 1]
Competenza Importanza
Essere in grado di sviluppare approcci orientati all’autodiagnosi, all'autocorrezione e al miglioramento continuoA
Essere in grado di interagire positivamente all’interno di contesti interculturali e multidisciplinari e di partecipare efficacemente ad attività fondate sulla interazione di visioni, comportamenti, approcci tra loro differentiA
Essere in grado di recepire e interpretare le esigenze della clientela in relazione a prodotti e serviziA
Essere in grado di prendere decisioni in relazione al proprio contesto di riferimento attraverso l’acquisizione di set informativi pertinenti in tempi utiliA
Essere in grado di presidiare e/o gestire le strategie di acquisto e di vendita di prodotti e servizi A
Essere in grado di individuare e presidiare i processi logistici, interni ed esterni all’azienda, che permettono al prodotto di essere distribuito dal luogo di produzione al cliente finaleA
Essere in grado di individuare e favorire processi aziendali (interni ed esterni) orientati al miglioramento della salute, della sicurezza alimentare, della sostenibilità ambientaleA
Essere in grado di promuovere l’analisi dei rischi all’interno dei processi aziendali A
Essere in grado di acquisire e utilizzare risorse per una corretta ed efficace attività finanziaria in relazione alle specifiche strategie aziendali (di livello locale, nazionale, internazionale)A
Essere in grado di promuovere e gestire processi interni ed esterni all’azienda in direzione di una crescente capacità di internazionalizzazioneA
Essere in grado di promuovere e sostenere processi produttivi, organizzativi e culturali fondati su una costante valorizzazione delle dinamiche produttive e relazionali localiA
Essere in grado di trasferire set di nuovi saperi all’interno dei processi produttivi, organizzativi e di ricercaA
Essere in grado di interpretare e applicare normative generali e specifiche in relazione alle esigenze di adeguamento continuo alle caratteristiche della “geografia” regolativa, amministrativa e produttiva dei propri mercati di riferimento (locali, nazionali e internazionali)A
Essere in grado di utilizzare sistemi informativi e strumenti di comunicazione web based nella gestione ordinaria dei processi aziendali e selezionare le tecnologie più appropriate nella gestione e nello sviluppo dei processi produttivi aziendaliA
Legenda
A - molto importante
B - mediante importante
C - scarsamente importante
X - non influente rispetto al ruolo

[TEXT2] Le 14 competenze individuate come fondanti e, seppur in misura differenziata, caratterizzanti tutte le professioni, assumono, pertanto, una loro configurazione tipica all’interno di ogni Unità Professionale considerata. Il loro peso contribuisce a dare ad ognuna di esse una sua propria profilatura basata sulla rilevanza (alta, media, bassa o nulla) assunta dalle singole competenze individuate.

Ridefinizione degli assetti professionali

[LISTA 2]Le professioni classificate in questa Unità dovranno essere in grado - in maniera sempre più efficace - di riconoscere, applicare, promuovere modelli e metodologie proprie del linguaggio tecnico-scientifico. Lo sforzo di rinnovo costante delle conoscenze di base professionali, più significativo e mirato nei campi di applicazione in futuro preferenziali, zootecnia, scienze zootecniche, scienze e tecnologie delle produzioni animali, dovrà essere ampliato insieme allo sviluppo della capacità di trasferire costantemente set di nuovi saperi all’interno dei processi produttivi, organizzativi e di ricerca. Al loro interno si dovrà prestare attenzione crescente alle innovazioni nel funzionamento di attrezzature e strumenti di supporto all’esercizio professionale (attività di laboratorio, metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi biotecnologici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti). Se osservata da questa visuale la professione di biotecnologo evidenzia la sua potenziale centralità nello scenario futuro che va a coniugarsi con la crescita, altrettanto centrale/vitale, delle competenze manageriali di altre figure professionali limitrofi, necessarie alla crescita generale del settore. Oltre al costante potenziamento di approcci orientati all’autodiagnosi e al miglioramento continuo, i biotecnologi dovranno essere in grado di contribuire alla realizzazione e gestione di soluzioni aziendali orientate al miglioramento della salute, sicurezza e sostenibilità ambientale. Maggiore dovrà essere la loro conoscenza di prodotti e servizi innovativi che consentirà una più rapida risposta alla domanda della clientela sempre più diversificata ed esigente. Essenziale, infine, la capacità di rapportarsi ai differenti layout aziendali interpretando nel modo migliore le esigenze relative alla prevenzione dei rischi e al miglioramento della produzione.

[TEXT3] Seguono, i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. A seguire, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.

[LISTA 3] Compiti Attuali
  • valutare i rischi per la salute umana attraverso il monitoraggio degli alimenti
  • effettuare analisi di laboratorio
  • condurre attività di ricerca nel campo della biologia e della produzione alimentare
  • controllare il rispetto dei parametri definiti nella produzione alimentare
  • partecipare al dibattito scientifico (conferenze, convegni, seminari, ecc.)
  • curare e introdurre innovazioni tecnologiche o di prodotto
  • definire standard igienico-sanitari e nutrizionali nei servizi di ristorazione
  • realizzare pubblicazioni scientifiche (articoli, saggi, ecc.)
[LISTA 4] Compiti Innovati
  • Ruolo di facilitatore delle scelte aziendali
[LISTA 5] Compiti Nuovi
  • Sostegno alla dimensione economica nella realizzazione del prodotto, ivi compresa quella relativa all’economia circolare pianificazione alimentare per la valutazione delle risorse esistenti, la loro utilizzazione anche in relazione alle esigenze alimentari e nutrizionali dei consumatori

Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)

[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.

[LIST 6]
Importanza
Complessità
Conoscenze
Biologia
85 →
84 →
Chimica
72 →
73 →
Lingua straniera
68 →
72 →
Lingua italiana
58 ↑
65 ↑
Produzione e processo
50 ↑
48 ↑
Matematica
44 ↑
45 ↑
Fisica
33 ↑
36 ↑
Lavoro d'ufficio
33 →
36 →
Informatica ed elettronica
31 ↑
33 ↑
Servizi ai clienti e alle persone
29 ↑
32 ↑
Skills
Scienze
84 →
80 ↑
Comprendere testi scritti
83 →
81 →
Ascoltare attivamente
82 →
75 ↑
Risolvere problemi complessi
81 →
72 ↑
Senso critico
81 →
76 ↑
Parlare
79 →
76 ↑
Adattabilità
77 →
72 ↑
Capacità di analisi
74 →
69 ↑
Apprendimento attivo
78 ↑
73 ↑
Scrivere
78 ↑
75 ↑

[TEXT5] In molti casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.

[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Lo sforzo principale da operare nel prossimo futuro all’interno del sistema dell’Education è quello di valorizzazione dei percorsi formativi di natura scientifica e di ricerca che, oltre a rispondere a specifiche traiettorie di sviluppo tecnologico e di innovazione, contribuiscano a tenere sempre vivi e a rafforzare atteggiamenti di curiosità e di scoperta che rappresentano una componente essenziale del bagaglio personale per coloro che sceglieranno professioni come quella qui descritta. Quella del Biotecnologo è, non a caso, una figura essenziale di snodo nella costruzione del knowledge management del settore. Da questo punto di vista il sistema dell'Education già fornisce una gamma estremamente ampia che a partire dall'accesso alla professione sempre più definito da percorsi di natura ordinistica (accessi, standard, qualità, formazione, vacazioni professionali specifiche) consente approfondimenti e specializzazioni di varia natura. È, infatti, ampiamente possibile reperire presso le Università, Centri di Ricerca, Centri di Formazione di eccellenza di livello nazionale (e internazionale) proposte formative adeguate e flessibili, a partire da Master di specializzazione, approfondimenti tematici ad hoc, forme di apprendimento a distanza, etc. (vedi appendice). Tali proposte formative andranno, pertanto, innestate ed arricchite, come si diceva, da campi di applicazione e di sviluppo personale on the job, che ne costituiscono sia un prerequisito (analisi del fabbisogno formativo individuale) sia un completamento essenziale per una opportuna stabilizzazione degli apprendimenti (dalla conoscenza alla conoscenza agita nel contesto di riferimento specifico). Economia e contabilità, ingegneria e tecnologia, legislazione sono le nuove frontiere conoscitive e di competenza che il sistema dell'Education sarà chiamato a integrare all'interno dei percorsi professionali più consolidati. Considerando le risultanze dell'analisi di scenario la figura professionale del Biotecnologo dovrà rapportarsi, oltre che con l'evoluzione delle conoscenze di tutti gli ambiti settoriali anche alle innovazioni che sempre più caratterizzeranno il funzionamento di attrezzature e strumenti di supporto all’esercizio professionale (attività di laboratorio, metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi di produzione alimentare, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti della produzione alimentare). Inoltre, la capacità di collaborare con altri professionisti spingerà in direzione di un miglioramento delle capacità di selezione di metodologie di ricerca interdisciplinare oggi promossi dai centri di ricerca e dagli hub tecnologici nazionali e internazionali. Infine, al sistema dell’Education potrà essere dato il compito di offrire opportunità in direzione del rafforzamento di competenze trasversali, di self empowerment, auto-efficacia, di resilienza, di comunicazione e di cooperazione. Com’è noto il trasferimento di queste competenze deve trovare gli opportuni innesti motivazionali e metodologici e potrà svilupparsi attraverso offerte ad hoc che possono essere messe a disposizione nel tempo da fornitori d’eccellenza sia pubblici sia privati.


[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico