Le professioni comprese in questa unità conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti nel campo della cura e dell'allevamento di animali e di vegetali. Studiano le modalità riproduttive, la genetica e le possibilità di miglioramento delle specie, i fattori di crescita e nutrizionali degli animali da allevamento, delle piante e delle colture; la composizione chimica, fisica, biologica e minerale dei suoli, individuando le colture più adattabili e a maggiore rendimento; ricercano e mettono a punto nuove pratiche e modalità colturali e di allevamento; studiano, identificano e controllano le malattie dei vegetali, ne individuano le modalità di trattamento sia chimico che biologico. Definiscono le modalità di gestione, di miglioramento, di protezione delle risorse floro-faunistiche naturali; della loro messa a produzione; di salvaguardia dell'idrologia, della qualità delle acque e della stabilità del suolo e di ripopolamento del loro habitat naturale. L'esercizio delle professioni di Dottore Agronomo e di Dottore Forestale è regolato dalle leggi dello Stato.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] A fronte delle innovazioni e dei cambiamenti attesi che si prevede modificheranno, più o meno profondamente, l’esercizio effettivo delle professioni nell'agricoltura , l’intero sistema delle competenze che caratterizza ogni singola Unità Professionale sarà interessato da una sua propria evoluzione. La tabella che segue riepiloga, in forma sinottica, il quadro delle 14 competenze selezionate in relazione alla specifica Unità Professionale qui analizzata. A partire dall'esito del percorso di ridefinizione delle competenze caratterizzanti la singola UP, si ridisegnano i nuovi assetti professionali.
Competenza | Importanza |
---|---|
Essere in grado di sviluppare approcci orientati all’autodiagnosi, all’autocorrezione e al miglioramento continuo | A |
Essere in grado di recepire le esigenze della clientela per lo sviluppo di prodotti e servizi | A |
Essere in grado di presidiare la strategia di acquisto e di vendita di prodotti e servizi | A |
Essere in grado di promuovere e sostenere processi produttivi, organizzativi e commerciali fondati sulla cooperazione e sulla valorizzazione di filiere e reti | A |
Essere in grado di interagire positivamente all’interno di contesti interculturali e multidisciplinari e di partecipare efficacemente ad attività fondate sulla interazione di visioni, comportamenti, approcci tra loro differenti | A |
Essere in grado di promuovere l’analisi dei rischi all’interno e all'esterno dei processi decisionali aziendali | A |
Essere in grado di svolgere funzioni di pianificazione, coordinamento, organizzazione e gestione dei processi logistici, interni ed esterni all’azienda, che permettano al prodotto di essere distribuito dal luogo di produzione al cliente finale | A |
Essere in grado di suggerire l’utilizzo efficace di nuovi saperi, metodi, soluzioni gestionali all’interno dei processi produttivi e organizzativi e di ricerca | A |
Essere in grado di interpretare e applicare normative generali e specifiche in relazione al sistema aziendale/organizzativo locale, nazionale (e internazionale) di riferimento | A |
Essere in grado di utilizzare sistemi informativi e strumenti di comunicazione web based nella gestione ordinaria dei processi aziendali | A |
Essere in grado di selezionare le tecnologie più appropriate nella gestione e nello sviluppo dei processi produttivi aziendali | A |
Essere in grado di promuovere attività orientate alla diversificazione e alla multifunzionalità di processi, prodotti e servizi aziendali | A |
Essere in grado di utilizzare le lingue straniere all’interno dei differenti ambiti caratteristici della propria dimensione professionale | A |
Essere in grado di acquisire e utilizzare risorse per una corretta ed efficace attività finanziaria | A |
Legenda |
---|
A - molto importante |
B - mediante importante |
C - scarsamente importante |
X - non influente rispetto al ruolo |
[TEXT2] Le 14 competenze individuate come fondanti e, seppur in misura differenziata, caratterizzanti tutte le professioni, assumono, pertanto, una loro configurazione tipica all’interno di ogni Unità Professionale considerata. Il loro peso contribuisce a dare ad ognuna di esse una sua propria profilatura basata sulla rilevanza (alta, media, bassa o nulla) assunta dalle singole competenze individuate.
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Le professioni classificate in questa Unità dovranno essere sempre più in grado di suggerire l’utilizzo efficace di nuovi saperi, metodi, soluzioni gestionali all’interno dei processi produttivi on demand nel settore, processi che richiedono competenze professionali sempre più complesse, articolate e multifunzionali. Lo sforzo di rinnovo delle conoscenze di base professionali, più significativo e mirato nell’aree della tutela dell'ambiente, valorizzazione della biodiversità, adattamento ai cambiamenti climatici, agricolture rigenerative e della messa in sicurezza delle produzioni e del territorio stesso, nella legislazione settoriale, nel supporto allo sviluppo del layout aziendale sostenuto dalle tecnologie, dovrà essere accompagnato dallo sviluppo della capacità di cattura di potenziali innovazioni a supporto di un più adeguato funzionamento di attrezzature e strumenti per la produzione technology based (es. Agricoltura di precisione). Andranno, altresì, migliorate e potenziate le competenze relative alla progettazione, gestione e controllo di impianti di varia natura, complessità e impatto, a sostegno della produzione agricola e della sua qualità. Non andrà, inoltre, persa di vista la necessità di sostegno crescente al miglioramento della sicurezza degli impianti, dell'ambiente accompagnate da strategie sempre più efficaci di prevenzione del rischio (a tutti i livelli). Oltre al costante potenziamento di approcci orientati all’autodiagnosi e al miglioramento continuo, gli agronomi e i forestali dovranno essere in grado di promuovere e sostenere processi produttivi, organizzativi e culturali in crescente autonomia, processi sempre più caratterizzati da una costante valorizzazione delle dimensioni relazionali tra differenti stakeholders sulle quali sarà sempre più necessario acquisire metodi di osservazione puntuali e nuove capacità di interpretazione delle dinamiche essenziali che li caratterizzano (ad esempio sistemi di garanzia partecipativa). Potrà svilupparsi, infatti, la necessità di familiarizzare con una innovativa funzione di interfaccia con le istituzioni/organizzazioni pubbliche e private sulle questioni ambientali relative ai differenti aspetti della produzione agricola locale/settoriale e/o in relazione alla promozione e al sostegno di processi produttivi, organizzativi e commerciali fondati sulla cooperazione e sulla valorizzazione di filiere corte e reti locali. Fondamentale appare, infine, la capacità di contribuire alla realizzazione e gestione di soluzioni aziendali orientate al miglioramento della salute, della sicurezza e della sostenibilità ambientale. La conoscenza sempre più estesa delle lingue veicolari e della legislazione di settore può fare da supporto efficace allo sviluppo della professione.
[TEXT3] Seguono, i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. A seguire, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- verificare lo stato di salute delle piante (tecnologie, agricoltura di precisione)
- gestire aree protette o riserve
- fornire consulenze nel campo della cura e dell'allevamento degli animali e dei vegetali redigere e/o far applicare disciplinari qualitativi
- studiare i fattori di crescita e nutrizionali degli animali d'allevamento
- predisporre piani di classifica e di bonifica del terreno
- fare sopralluoghi presso le aziende
- progettare interventi forestali (rimboschimenti, recupero cave, ristrutturazione vigneti, ecc.) tenendo in considerazione sostenibilità, biodiversità, cambiamento climatico
- valutare i rischi e l'impatto ambientale di un'opera sull'habitat animale e vegetale
- rilasciare certificazioni di qualità di prodotti (d.o.c., i.g.t., d.o.p., ecc.)
- rilasciare certificazioni per aziende agricole (certificazioni qualità standard iso 9000, iso 9001, certificati fitosanitari, codice identificativo alfanumerico imbottigliamento olio, ecc.)
- Se si eccettua una maggiore complessità e una sempre più necessaria crescita e padronanza delle conoscenze specifiche e delle skill professionali di accesso alle professioni non sono reperibili compiti innovati che caratterizzino lo scenario individuato
- Progettare sistemi produttivi alimentari. sostenibili
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata.
[TEXT5] In molti casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Con la Delibera del consiglio Nazionale dell'ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali n.10 del 17 gennaio vengono definite le direttrici essenziali per lo sviluppo professionale degli Agronomi. A partire dalla definizione degli accessi (Lauree triennali in Scienze forestali, agrarie, agroalimentari e zootecniche) per arrivare all'indicazione delle principali aree di interesse della formazione continua attraverso azioni formative orientate al mantenimento, alla specializzazione e all'innovazione vengono, di fatto, definiti gli orientamenti utili al potenziamento delle competenze professionali del futuro secondo un approccio legato alla caratterizzazione ordinistica della professione.
Questa caratterizzazione vede due percorsi concomitanti: da una parte quello di standardizzazione e di verifica della qualità degli accessi (tipico dei percorsi ordinistici) dall'altra quella del potenziamento ed arricchimento professionale che si sostiene attraverso il potenziamento delle competenze via via utili alla professione.
All'interno di questo percorso procedurale sono individuati anche i percorsi di altre figure professionali "di accesso alla professione" quali quelle di Agronomo e di forestale junior nonché di biotecnologo agrario le cui aree di competenza sono normate attraverso i regolamenti scaturiti dalla applicazione del DPR 328/2011 - Art. 11 coma 2 e segg.
Dallo specifico punto di vista di quanto delineato dalla analisi di scenario andranno individuate priorità formative legate alla manutenzione e al rinnovo delle conoscenze di base professionali, più significativo e mirato nell’aree della tutela dell'ambiente e della messa in sicurezza delle produzioni e del territorio stesso, nella legislazione settoriale, nel supporto allo sviluppo del layout aziendale sostenuto dalle tecnologie. (es. Agricoltura di precisione). Il miglioramento delle competenze relative alla progettazione, gestione e controllo di impianti, della loro sicurezza, di prevenzione del rischio costituiscono aree di interesse per lo sviluppo della professione che trova nel sistema dell'education un'ampia gamma di opportunità che andranno aggiornate nel tempo attraverso la collaborazione degli attori essenziali (università, imprese, centri di ricerca).
Infine, al sistema dell’education potrà essere dato il compito di offrire opportunità in direzione del rafforzamento di competenze trasversali, di self empowerment, auto-efficacia, di resilienza, di comunicazione. Com’è noto il trasferimento di queste competenze deve trovare gli opportuni innesti motivazionali e metodologici e potrà svilupparsi attraverso offerte ad hoc che possono essere messe a disposizione nel tempo da fornitori d’eccellenza sia pubblici sia privati.
La formazione on the job attraverso attività di mentoring o shadowing, le visite all’estero possono completare il quadro delle opportunità offerte di potenziamento del profilo professionale.
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico