Le professioni comprese in questa unita affrontano, gestendo e coordinando le attività di appositi uffici, gli aspetti legali propri delle attività di imprese, rappresentandole e tutelandone eventualmente gli interessi nelle procedure legali, nei diversi gradi dei processi penali, civili ed amministrativi; stilando documenti, contratti e altri atti legali. L'esercizio della professione di Consulente in proprietà industriale è regolato dalle leggi dello Stato.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] Nei prossimi anni, questa figura professionale dovrà mantenere elevate le già note competenze in campo giuslavoristico per quanto attiene la materia di tutela della salute dei lavoratori e, nel contempo, aumentare la competenza in materia di tutela dell’ambiente e tutela della salute pubblica dei cittadini. Dal momento che gran parte della normativa ambientale ha origini comunitarie, sarà, inoltre, opportuno accrescere la propria competenza in materia di diritto internazionale e in particolare su diritto comunitario. Nello specifico, sarebbe opportuno che gli esperti legali in impresa possedessero competenze in: diritto dell'ambiente; diritto amministrativo; in materia di delitti ambientali; in materia civilistica per le azioni risarcitorie.
[TEXT2]
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Gli esperti legali in impresa assumeranno, nel futuro, un ruolo sempre più rilevante nel settore della green economy e, in particolare, nell’ambito della gestione dei rifiuti, che rappresenta uno dei temi più complessi della materia ambientale. In particolare, questa figura potrà prestare assistenza e consulenza ad imprese ed enti pubblici in materia di gestione dei rifiuti, di bonifica di siti contaminati, di aspetti regolatori della gestione delle biomasse, di responsabilità per la bonifica di siti contaminati nell'ambito di operazioni straordinarie ma anche di autorizzazioni ambientale (Aia, Aua, impianti di trattamento rifiuti, ecc.), di valutazione di impatto ambientale (Via) e di risarcimento del danno ambientale e in relazione alle diverse forme di inquinamento (atmosferico, idrico, acustico, ecc.), anche nell’ambito di due diligence ambientali relative all’acquisto di terreni, ecc..
[TEXT3] Di seguito i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. Segue, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- gestire o verificare gli aspetti legali dell'impresa (creazione nuove società, citazioni contro l'impresa, ecc.)
- predisporre atti, pratiche o provvedimenti amministrativi
- curare o supervisionare la stipula dei contratti
- curare i rapporti con enti o soggetti esterni (sindacati, magistratura, autorità giudiziarie, ecc.)
- redigere o presentare pareri legali
- gestire contenziosi o controversie
- partecipare alle udienze
- Il set di compiti tradizionalmente svolti da questa figura professionale (consulenza legale, stipula dei contratti, risoluzione dei contenziosi e delle controversie, ecc.) rimane tuttora valido e attuale, ma dovrà essere declinato in funzione delle specificità di dominio. In particolare, in ragione della necessità di operare nell’ambito del ciclo dei rifiuti, si ritiene opportuno modificare e integrare i seguenti compiti: predisporre atti, pratiche o provvedimenti amministrativi, con particolare riguardo alla normativa ambientale; curare o supervisionare la stipula dei contratti, anche in un’ottica internazionale/globale; curare i rapporti con enti o soggetti esterni (sindacati, magistratura, autorità giudiziarie, autorità competenti in materia ambientale, Amministrazioni Comunali , ecc.) con particolare riguardo alla normativa ambientale.
- In ragione del nuovo specifico contesto in cui potranno operare, con sempre maggiore frequenza, gli esperti legali in impresa dovranno svolgere anche nuovi compiti. In particolare, si prevede che nel futuro questi professionisti dovranno: occuparsi dei temi legati ai delitti ambientali; conoscere le normative relative ai mercati delle materie prime e delle materie riciclate; effettuare consulenze legali su tutte le problematiche attinenti profili ambientali e nella corretta gestione dei rifiuti.
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.
[TEXT5] In alcuni casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Si tratta di un profilo ad alta qualificazione che richiede una laurea magistrale in giurisprudenza, seguita da corsi di perfezionamento/specializzazione post lauream finalizzati ad acquisire conoscenze e competenze specifiche del dominio in cui si andrà ad operare (in questo caso, prioritariamente sul diritto dell’ambiente e, nello specifico, su uno degli ambiti più complessi della materia ambientale, ovvero la gestione dei rifiuti). Con riferimento specifico alla normativa dei rifiuti è necessario che questi professionisti maturino, in particolare, conoscenze specifiche rispetto a: ruoli e responsabilità dei soggetti della filiera; sistemi di classificazione e di codifica CER; impianti e autorizzazioni per il recupero e lo smaltimento; trasporto dei rifiuti; responsabilità ambientale delle imprese e norme tecniche trasversali applicabili alla gestione dei rifiuti.
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico
