Le professioni classificate in questa unità assistono i progettisti e analisti di software installando, configurando, gestendo e manutenendo applicazioni software.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] Competenza specifica che questa figura deve avere nel settore della Sanità è quella relativa alla tutela della privacy, comune ad altri professionisti ICT operanti nel settore.
[TEXT2]
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Si tratta di un’evoluzione della figura del tecnico programmatore, di cui condivide le competenze di base, ma che sviluppa software in un ambito specifico, coerente con un nuovo modello di programmazione che si sta progressivamente spostando verso le App. È ancora un ruolo di tecnico applicativo, ma nuovi sono i linguaggi e i modi di programmare. In linea generale, ci sarà una sempre maggiore sovrapposizione di compiti e attività con le figure del tecnico web e del tecnico programmatore, rispetto alle quali non c’è di fatto oggi una distinzione netta, nella direzione di un developer o tecnico sviluppatore. Fra i profili emergenti di riferimento è opportuno, invece, fare riferimento al Mobile developer, vista la sempre più larga diffusione di ambiti applicativi disegnati appositamente per la fruizione mediante mobile device. Nel dominio della Sanità questa figura, seppure a fronte di una condivisibile tendenza alla convergenza fra le tre figure dei tecnici già citata, ha, tuttavia, ragione di mantenere una propria autonomia. Nella sanità questo tecnico è, infatti, la figura che garantisce competenza e interfaccia con il fornitore esterno da un lato e l’utente finale dall’altro sulle singole applicazioni ed è, dunque, una figura necessaria, anche se le competenze di base sono comuni alle altre figure del tecnico programmatore e del tecnico web. Si dovrà evolvere acquisendo sempre più specifiche competenze mobile.
[TEXT3] Di seguito i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. Segue, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- analizzare o individuare le esigenze del cliente (analisi dei problemi aziendali, definizione dei requisiti hardware e software, ecc.)
- individuare soluzioni per soddisfare le specifiche esigenze dei clienti
- sviluppare software e altri applicativi
- verificare e testare il funzionamento del prodotto realizzato
- modificare software o altri applicativi
- installare software
- svolgere attività di manutenzione ordinaria del prodotto sviluppato
- fare formazione/informazione ai clienti
- fornire consulenza ai clienti su software o sistemi informatici
- La quasi totalità dei compiti attribuiti a questa figura risulta attuale e ancora valida. Sembra opportuno innovare soltanto un compito, integrandolo come segue: “verificare e testare il funzionamento del prodotto realizzato in una logica di sicurezza”.
- A fronte dell’evoluzione del ruolo delineata, si ritiene opportuno integrare i compiti già identificati con l’ulteriore compito “valutare il funzionamento del prodotto realizzato”.
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.
[TEXT5] In alcuni casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Si tratta di figure professionali che possono essere anche diplomate, oppure opportunamente formate con un percorso ITS o una laurea breve. È necessario un aggiornamento continuo per mantenere la capacità di sviluppare su linguaggi e piattaforme attuali.
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico