Le professioni comprese in questa unità svolgono, in collaborazione con l'equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell'area pediatrica, interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo. In riferimento alle diagnosi e alle prescrizioni mediche, nell'ambito delle specifiche competenze, adattano gli interventi terapeutici alle peculiari caratteristiche dei pazienti in età evolutiva con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle funzioni emergenti; attuano interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori, neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del bambino; attuano procedure rivolte all'inserimento dei soggetti portatori di disabilità e di handicap neuro-psicomotorio e cognitivo; svolgono attività terapeutica per le disabilità neuro-psicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva utilizzando tecniche specifiche per fascia d'età e per singoli stadi di sviluppo; partecipano alla riabilitazione funzionale in tutte le patologie acute e croniche dell'infanzia; documentano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata secondo gli obiettivi di recupero funzionale e le caratteristiche proprie delle patologie che si modificano in rapporto allo sviluppo. L'esercizio della professione di Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva è regolamentata dalle leggi dello Stato.
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Nuovo sistema di competenze
[TEXT1] A fronte delle innovazioni e dei cambiamenti attesi che si prevede modificheranno, più o meno profondamente, l’esercizio effettivo delle professioni nel Settore dei servizi socio-sanitari, l’intero sistema delle competenze che caratterizza ogni singola Unità Professionale sarà interessato da una sua propria evoluzione. La tabella che segue riepiloga, in forma sinottica, il quadro delle 16 competenze selezionate in relazione alla specifica Unità Professionale qui analizzata. A partire dall'esito del percorso di ridefinizione delle competenze caratterizzanti la singola UP, si ridisegnano i nuovi assetti professionali.
Competenza | Importanza |
---|---|
Essere in grado di sviluppare approcci orientati all’autovalutazione per il miglioramento continuo | A |
Essere in grado di interagire positivamente all’interno di contesti multidisciplinari | A |
Essere in grado di acquisire e utilizzare risorse per una corretta ed efficace gestione economico-finanziaria aziendale | A |
Essere in grado di prendere decisioni in relazione al proprio contesto di riferimento attraverso l’acquisizione di set informativi pertinenti in tempi utili | A |
Essere in grado di interpretare e sostenere i bisogni dei fruitori nell’ottica del miglioramento e della personalizzazione dei servizi | A |
Essere in grado di gestire i processi di cambiamento degli assetti organizzativi aziendali nell’ottica di una crescente valorizzazione del capitale umano | A |
Essere in grado di promuovere e sostenere processi organizzativi produttivi e commerciali fondati sulla valorizzazione di filiere e di reti | A |
Essere in grado di promuovere e sostenere processi di lavoro, organizzativi e culturali capaci di interpretare le dinamiche sociali e relazionali locali | A |
Essere in grado di suggerire l’utilizzo efficace di nuovi saperi, metodi, soluzioni gestionali all’interno dei processi produttivi e organizzativi e di innovazione sociale | A |
Essere in grado di interpretare e applicare normative generali e specifiche in relazione alle esigenze di adeguamento continuo alle caratteristiche della “geografia” regolativa, amministrativa e produttiva dei contesti attuativi e gestionali di riferimento | A |
Essere in grado di utilizzare sistemi informativi e strumenti di comunicazione web based nella gestione ordinaria dei processi produttivi e dei servizi aziendali | A |
Essere in grado di selezionare le tecnologie più appropriate nella gestione e nello sviluppo dei processi produttivi e dei servizi aziendali | A |
Essere in grado di comunicare efficacemente ai propri target di riferimento informazioni rilevanti su processi, prodotti, servizi e soluzioni | A |
Essere in grado di affrontare i molteplici aspetti della propria dimensione professionale sul versante della comunicazione scritta, orale, online utilizzando differenti lingue veicolari | A |
Essere in grado di promuovere l’analisi dei rischi all’interno e all’esterno dei processi aziendali | A |
Essere in grado di interagire con persone e in contesti caratterizzati dalla presenza di caratteristiche culturali, relazionali, linguistiche e personali legati alla differente provenienza geografica degli attori in campo | A |
Legenda |
---|
A - molto importante |
B - mediante importante |
C - scarsamente importante |
X - non influente rispetto al ruolo |
[TEXT2] Le 16 competenze individuate come fondanti e, seppur in misura differenziata, caratterizzanti tutte le professioni, assumono, pertanto, una loro configurazione tipica all’interno di ogni Unità Professionale considerata. Il loro peso contribuisce a dare ad ognuna di esse una sua propria profilatura basata sulla rilevanza (alta, media, bassa o nulla) assunta dalle singole competenze individuate.
Ridefinizione degli assetti professionali
[LISTA 2]Le figure professionali appartenenti a questa unità sono operatori delle professioni sanitarie dell’area della riabilitazione che svolgono con titolarità e autonomia attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale. Svolgono, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo. Sono in grado di gestire attività terapeutiche per le disabilità neuro-psicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva, utilizzando anche tecniche specifiche per fascia d’età e per singoli stadi di sviluppo. Collaborano alla riabilitazione funzionale di tutte le patologie acute e croniche dell’infanzia e sono in grado di eseguire procedure di valutazione delle funzioni motorie, percettive, affettive e cognitive e delle loro interazioni, per ogni disturbo neurologico, neuropsicologico e psicopatologico dell’età evolutiva. Possiedono adeguate competenze tecnico professionali per organizzare e gestire interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori, anche mediante l’eventuale uso d’ortesi ed ausili, nei disturbi neuro cognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e d’interazione, fin dalle prime settimane di vita, e valutano le risposte all’intervento riabilitativo, registrandone le modificazioni durante e alla fine del medesimo. Sono in grado di costruire e mantenere relazioni d’aiuto con il bambino, con la sua famiglia e con il contesto sociale, applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali e attuando procedure rivolte al trattamento ed all’inserimento nella famiglia, nella scuola e nella società dei soggetti in età evolutiva portatori di disabilità e di handicap neuro-psicomotorio, cognitivo e della personalità. In relazione alle competenze trasversali relative al loro profilo professionale sono in grado di sviluppare approcci orientati all’autovalutazione per il miglioramento continuo così come di interagire positivamente all’interno di contesti multidisciplinari. Sono in grado di comunicare con empatia, assertività ed eccellenti capacità di ascolto, soprattutto in relazione al loro specifico target di riferimento (0-18 anni). Sono in possesso di strumenti per un uso adeguato delle lingue veicolari, sanno valutare i rischi all’interno e all’esterno della organizzazione di riferimento nonché di quelli connessi all’attività svolta a diretto contatto con i loro pazienti. Sono in grado di cooperare attivamente ed efficacemente in contesti multiattoriali e in grado di interagire con persone e in contesti caratterizzati dalla presenza di caratteristiche culturali, relazionali, linguistiche e personali legati alla differente provenienza geografica degli attori in campo.
[TEXT3] Seguono, i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. A seguire, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.
- praticare terapie del movimento
- praticare attività di riabilitazione neuromotoria
- praticare attività di riabilitazione cognitiva
- praticare attività di rieducazione funzionale
- praticare attività di rieducazione respiratoria
- monitorare l'andamento della terapia
- analizzare la documentazione medica
- addestrare il paziente all'uso degli ausili
- predisporre il piano riabilitativo
- fare la valutazione funzionale del paziente
- valutare l'adeguatezza dell'abitazione alla disabilità del paziente
- eseguire interventi di prevenzione secondaria
- proporre l'adozione di protesi o ausili
- Utilizzare tecnologie legate ai servizi erogati
- Utilizzare efficacemente l'Informatica per svolgere le proprie attività professionali
- Non si evidenziano compiti nuovi connessi all'esercizio professionale
Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)
[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.
[TEXT5] In molti casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.
[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva è il professionista sanitario che pone attenzione alla globalità dello sviluppo, considerando l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze, così come l’interazione tra stadio di sviluppo e evoluzione della patologia dei fruitori a cui si rivolge. La sua dimensione professionale si sviluppa, di solito, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con altri professionisti dell’area pediatrica realizzando gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo (fascia di età 0 - 18 anni). Questa collocazione professionale è dirimente per la sua formazione che deve necessariamente avere un carattere fortemente specialistico seppur legata, stante la sua collocazione professionale di partenza, soprattutto al conseguimento di una specifica laurea breve in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva. Attraverso di essa si perviene alla qualifica di operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 56 e abilitati all'esercizio della professione. È prevista una iscrizione all’Albo della professione sanitaria di terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (DM 13 marzo 2018) a seguito del conseguimento della laurea triennale. Tale Albo fa parte degli Albi delle Professioni della Riabilitazione. Come nel caso del Terapista della riabilitazione psichiatrica l’unita professionale analizzata può accedere al ruolo di Coordinatore dei servizi sanitari attraverso l’acquisizione di un Master in Coordinamento e la partecipazione ad un concorso pubblico. Un ulteriore possibilità di sviluppo di carriera in senso verticale è il passaggio a ruoli di Dirigenza, che richiedono, comunque, l’acquisizione della laurea magistrale.
[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico