Le professioni comprese in questa unità supportano il personale sanitario nella somministrazione di terapie e nella sorveglianza e nella tutela dell'igiene e della sicurezza sanitaria pubblica; effettuano assistenza fisico manuale svolgendo, nell'ambito delle proprie competenze, la prevenzione, la cura, la riabilitazione e il recupero funzionale mediante massoterapia, balneoterapia e idroterapia; svolgono interventi di assistenza finalizzati a soddisfare i bisogni primari dei pazienti; si occupano dello sviluppo psicologico, motorio, ludico e sanitario dei bambini.

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Nuovo sistema di competenze

[TEXT1] A fronte delle innovazioni e dei cambiamenti attesi che si prevede modificheranno, più o meno profondamente, le modalità specifiche in relazione all’esercizio effettivo delle professioni nel settore dei servizi socio assistenziali, l’intero sistema delle competenze che caratterizzano ogni singola Unità Professionale sarà interessato da una sua propria evoluzione. La tabella che segue riepiloga, in forma sinottica, il quadro delle 15 competenze selezionate in relazione alla specifica Unità Professionale qui analizzata. A partire dall'esito del percorso di ridefinizione delle competenze caratterizzanti la singola UP, si ridisegnano i nuovi assetti professionali.

[LISTA 1]
Competenza Importanza
Essere in grado di sviluppare approcci orientati all’autovalutazione per il miglioramento continuoA
Essere in grado di interagire positivamente all’interno di contesti nei quali cooperano differenti istituzioni e professioniA
Essere in grado di acquisire e utilizzare risorse per una corretta ed efficace attività finanziaria in relazione alle specifiche strategie aziendaliA
Essere in grado di prendere decisioni in relazione al proprio contesto di riferimento attraverso l’acquisizione di set informativi pertinenti in tempi utiliA
Essere in grado di interpretare e sostenere i bisogni dei fruitori nell’ottica del miglioramento e della personalizzazione dei serviziA
Essere in grado di gestire i processi di cambiamento degli assetti organizzativi nell’ottica di una crescente valorizzazione del capitale umano A
Essere in grado di promuovere e sostenere processi di lavoro, organizzativi e culturali fondati su una costante analisi e valorizzazione delle dinamiche sociali e relazionali localiA
Essere in grado di suggerire l’utilizzo efficace di nuovi saperi, metodi, soluzioni gestionali all’interno dei processi produttivi e organizzativi di innovazione socialeA
Essere in grado di interpretare e applicare normative generali e specifiche in relazione alle esigenze di adeguamento continuo alle caratteristiche della “geografia” regolativa, amministrativa e produttiva dei contesti attuativi e gestionali di riferimentoA
Essere in grado di utilizzare sistemi informativi e strumenti di comunicazione web based nella gestione ordinaria dei processi produttivi e dei servizi all’interno dell’organizzazione A
Essere in grado di selezionare le tecnologie più appropriate nella gestione e nello sviluppo dei processi produttivi e dei servizi all’interno della organizzazione A
Essere in grado di comunicare efficacemente ai propri target di riferimento informazioni rilevanti su processi, prodotti, servizi e soluzioniA
Essere in grado di affrontare i molteplici aspetti della propria dimensione professionale sul versante della comunicazione scritta, orale, online utilizzando differenti lingue veicolariA
Essere in grado di promuovere l’analisi dei rischi all’interno e all’esterno dei processi aziendaliA
Essere in grado di interagire con persone e in contesti caratterizzati dalla presenza di caratteristiche culturali, relazionali, linguistiche e personali legate alla differente provenienza geografica degli attori in campoA
Legenda
A - molto importante
B - mediante importante
C - scarsamente importante
X - non influente rispetto al ruolo

[TEXT2] Le 15 competenze individuate come fondanti e, seppur in misura differenziata, caratterizzanti tutte le professioni, assumono, pertanto, una loro configurazione tipica all’interno di ogni Unità Professionale considerata. Il loro peso contribuisce a dare ad ognuna di esse una sua propria profilatura basata sulla rilevanza (alta, media, bassa o nulla) assunta dalle singole competenze individuate.

Ridefinizione degli assetti professionali

[LISTA 2]Le figure appartenenti a questa Unità professionale lavorano a diretto contato con persone che vivono in una condizione di disagio sociale, fragili o di malattia: anziani con problemi sociali e sanitari, famiglie, bambini e giovani problematici, persone disabili, adulti in difficoltà o con problemi psichiatrici, degenti in ospedale, case di cura private, residenze sanitarie, case di riposo, centri diurni o in ambito territoriale (domicilio del paziente). L’Operatore Socio-Sanitario (OSS) collabora attivamente alla rilevazione dei bisogni dell'utente e all’attuazione degli interventi assistenziali. È anche in grado di selezionare gli interventi più appropriati da proporre e collabora all’attuazione di sistemi di verifica degli interventi assistenziali stessi. L’OSS sa inoltre attuare piani di lavoro ed è in grado di utilizzare metodologie di lavoro comuni (schede, protocolli, ecc..). l’OSS è quell’operatore che ha acquisito le competenze necessarie per soddisfare tutti i bisogni di primo livello, svolgendo attività finalizzate a garantire l’igiene alla persona, l’espletamento delle funzioni biologiche, l’aiuto o sostegno nella mobilizzazione/deambulazione e il mantenimento di una corretta postura. L’OSS sviluppa, inoltre, competenze riguardo il controllo e l’assistenza durante la somministrazione delle diete, assicurando al paziente una nutrizione adeguata. Rispetto alla collaborazione con altre figure professionali, l’OSS deve saper lavorare in équipe nella quale confluiscono più professionalità, come assistenti sociali, educatori, medici, infermieri, fisioterapisti, dietologi e animatori. L’OSS è, altresì, in grado di collaborare con Associazioni di volontariato e con le famiglie degli assistiti, coinvolgendo in particolare i caregiver nell’assistenza, garantendo educazione sanitaria e supporto nell’accesso ai servizi. Per quanto riguarda le competenze trasversali relative al suo profilo professionale l’OSS è in grado di sviluppare approcci orientati all’autovalutazione per il miglioramento continuo nonché gestire in maniera proattiva il proprio rapporto con il tempo di esecuzione delle mansioni nonché di quello relativo alle decisioni da prendere in relazione alla attività di cura a diretto contatto con il paziente. Sa utilizzare i sistemi informativi e le tecnologie caratterizzanti i servizi presidiati (es domotica e ausili personalizzati dei pazienti). È direttamente coinvolto in una accurata analisi dei rischi interni ed esterni all’organizzazione, sia, quindi, in relazione al rapporto con i propri destinatari di cura sia in relazione al ruolo svolto in coordinamento e in collaborazione con altre figure. E’, infine, in grado di interagire con persone e in contesti caratterizzati dalla presenza di caratteristiche culturali, relazionali, linguistiche e personali legati alla differente provenienza geografica degli attori in campo e, se proveniente da un Paese straniero, di padroneggiare adeguatamente la lingua italiana in relazione alle proprie necessità di comunicazione nella attività professionale svolta.

[TEXT3] Seguono, i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. A seguire, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.

[LISTA 3] Compiti Attuali
  • assistere i pazienti nei loro bisogni primari
  • provvedere al rifacimento dei letti dei pazienti o al cambio biancheria
  • accogliere i pazienti
  • fornire informazioni
  • pulire gli ambienti ed eseguire controlli sulla corretta applicazione della normativa sull'igiene e sicurezza
  • smistare materiale al reparto
  • trasportare i pazienti (dalla stanza alla sala operatoria, ai locali adibiti a terapie mediche o accertamenti diagnostici e viceversa) ed assisterli durante gli esami
  • fornire ausilio nel somministrare terapie
  • ritirare i referti medici presso i laboratori dell'ospedale
  • tenere in ordine i locali adibiti a terapie o esami diagnostici
  • preparare il materiale necessario alle terapie
  • avviare i macchinari per la somministrazione di terapie
  • gestire il rifornimento dei farmaci
  • svolgere attività di manutenzione ordinaria o straordinaria su attrezzature o impianti
[LISTA 4] Compiti Innovati
  • Utilizzare tecnologie legate ai servizi erogati
  • Utilizzare efficacemente l'Informatica per svolgere le proprie attività professionali
  • Sviluppare atteggiamenti efficaci orientati alla prevenzione del rischio (interna ed esterna)
  • Sviluppare comportamenti efficaci in relazione al lavoro di squadra
[LISTA 5] Compiti Nuovi
  • Sviluppare le proprie attitudini in relazione alla dimensione sanitario/infermieristica della professione (es. Profili riabilitativi)

Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)

[TEXT4] Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.

[LIST 6]
Importanza
Complessità
Conoscenze
Servizi ai clienti e alle persone
57 ↑
48 ↑
Lingua italiana
53 ↑
40 ↑
Psicologia
41 ↑
38 ↑
Medicina e odontoiatria
28 ↑
21 ↑
Istruzione e formazione
19 ↑
19 ↑
Chimica
17 ↑
18 ↑
Lingua straniera
17 ↑
18 ↑
Sociologia e antropologia
17 ↑
15 ↑
Matematica
17 ↓
17 ↓
Terapia e consulenza psicologica
13 ↓
10 ↓
Informatica ed elettronica
9 ↑
8 ↑
Skills

[TEXT5] In molti casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.

[TEXT6] INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
L’Operatore Socio-Sanitario è una figura professionale codificata dall’Accordo Stato Regioni 22/02/2001. Essa va a sostituire le precedenti indicate con gli acronimi OTA (per l’area sanitaria) e OSA (per l’area sociale) ed è la professione prevalente di questa Unita Professionale. L’OSS, dopo l’attestato di qualifica ottenuto al termine di un percorso di studi ad hoc, svolge un’attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona in difficoltà in contesti domestici, ospedalieri, sanitari assistenziali in collaborazione con altri operatori. La formazione degli OSS compete alle Regioni italiane; è possibile ottenere una qualifica a seguito di un percorso formativo minimo che dura complessivamente 1000 ore (composte rispettivamente da 450 ore di teoria, 100 ore di esercitazioni e 450 di tirocinio, comprensive di esame finale) organizzate in maniera specifica a seconda dell’Ente che gestisce il corso. L’Operatore Socio-Sanitario è un tecnico di supporto di cui ci si può avvalere ove necessario. Esso lavora con persone che vivono in una condizione di disagio sociale, fragili e malate. Si tratta, di una figura professionale che ha acquisito nel tempo una importanza crescente proprio per la sua funzione di raccordo tra i servizi e all’utente, per la sua capacità di raccogliere e interpretare i fabbisogni e tradurli, generalmente, in domande organizzative per i servizi. In linea teorica, il percorso formativo dell’OSS andrebbe arricchito attraverso una specifica formazione a sostegno delle sue competenze trasversali oltre che a sostegno di una progressiva utilizzazione al domicilio dei fruitori in relazione al fabbisogno di abilita tecniche di base di natura sanitaria. Trattandosi di una figura professionale di base con una bassa remunerazione il percorso di crescita e di formazione è fortemente vincolato alle necessità personali, all’investimento specifico delle organizzazioni e ad aspetti volitivi legati alla personalità individuale. Non esistono, infatti, percorsi formativi necessari oltre quelli obbligatori. Di interesse la possibilità di sviluppare nel tempo una relazione formativa e di orientamento con gli studenti degli Istituti professionali di Stato per i Servizi Sociali che hanno nel proprio curriculum formativo moltissimi agganci alla professione che possono essere sviluppati precocemente garantendo una efficacia maggiore nel percorso di transizione dal Diploma alla professione. Va, comunque, precisato come per l’accesso alla professione è richiesto soltanto il diploma della scuola dell'obbligo e il compimento del diciassettesimo anno di età alla data di iscrizione al corso base. La Missione 6 del PNRR prevede tra i vari interventi quello del potenziamento dell’assistenza domiciliare, nell’ottica di fare diventare il setting del domicilio il luogo privilegiato di cura, con l’ambizioso obiettivo di servire il 10% degli anziani. È evidente come la figura dell’OSS possa svolgere un ruolo centrale in questa evoluzione.


[LEGENDA] Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico