COMUNICATO STAMPA
LAVORO, INAPP: “PANDEMIA INTERROMPE TREND POSITIVO OCCUPATI CON DISABILITÀ”
Nel 2018 62mila assunzioni, triplicate rispetto a cinque anni prima. La Lombardia da sola occupa tante persone quanto l’intera macro area Sud e Isole. L’esito della IX Relazione curata da Inapp inviata al Parlamento
Roma, 17 febbraio 2021 – Segnali di ripresa dall’occupazione delle persone con disabilità prima della crisi pandemica. Sono disponibili i dati relativi al triennio 2016-2018 su lavoro e disabilità in Italia, che testimoniano gli effetti positivi delle riforme introdotte nel 2015 nel sistema del collocamento mirato, sebbene solo parzialmente attivate. Le assunzioni registrate nel 2018 superano le 62 mila unità, quando erano meno di 21 mila nel 2013, nella fase più acuta della crisi occupazionale. Il trend positivo è stato interrotto dall’emergenza pandemica e dalle sue ripercussioni su economia e occupazione, richiamando l’attenzione sull’importanza che assume il lavoro per i diritti di cittadinanza delle persone con disabilità.
È quanto rileva l’indagine contenuta nella IX Relazione al Parlamento sull’attuazione della Legge 68/99, realizzata dall’INAPP, Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, su mandato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nella quale si prendono in esame le norme per il diritto al lavoro dei disabili. “L’andamento degli avviamenti mostra un evidente trend positivo nell’ultimo quinquennio, tra il 2014 e il 2018 – si legge nell’indagine – che appare in linea con le tendenze generali del mercato del lavoro, verosimilmente favorito anche dai processi di riforma normativa introdotti dal D.Lgs. 151/2015”.
Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio degli ingressi, si evidenzia che negli anni le percentuali maggiori sono presenti nelle aree del Nord, a maggiore intensità produttiva, con percentuali quasi sempre fra il 50 e il 60% del totale degli avviati al lavoro, con la regione Lombardia che da sola occupa tante persone quanto l’intera macro area Sud e Isole. Al Centro si rilevano percentuali che, fino al 2015 compreso, superano appena il 20% e si incrementano nell’ultimo triennio. Nell’area del Sud Italia si rileva un miglioramento negli anni 2014 – 2015 ma il miglioramento appare passeggero e la percentuale sul totale torna al di sotto del 20% del totale negli anni successivi.
I dati e le informazioni presenti nell’indagine evidenziano i progressi ottenuti nel corso degli anni anche sul versante della domanda del lavoro, sia pubblica che privata, nonché dei servizi di intermediazione e suggeriscono che la crescita nel tempo di avviamenti e assunzioni sia stata favorita, sia dall’adozione di percorsi personalizzati che hanno accompagnato l’inserimento delle persone con disabilità che da provvedimenti normativi di incentivazione e di semplificazione delle procedure di assunzione.
Gli approfondimenti sui diversi sistemi attuativi regionali, infine, restituiscono uno scenario che, con le consuete luci ed ombre che caratterizzano l’attuazione del collocamento mirato in Italia, conferma una crescita occupazionale su tutto il territorio, accompagnata da lacune infrastrutturali ancora diffuse e da sistemi di governance che, dove si sforzano di approcciare il problema con modelli di integrazione dei servizi e delle risorse finanziarie, riescono ad ottenere discreti risultati.
Per maggiori informazioni:
Giancarlo Salemi
Portavoce presidente Inapp – 06 85447700
Ufficio stampa Inapp
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