COMUNICATO STAMPA
XIX RAPPORTO DI MONITORAGGIO IeFP e DUALE
FORMAZIONE, INAPP: IL NUOVO SISTEMA SI FA STRADA. IN TRE ANNI LE ISCRIZIONI AL DUALE PASSANO DA 18MILA A 37MILA, 18MILA NELLA NUOVA SUSSIDIARIETA’
FADDA: “Resta il problema del gap tra domanda e offerta di competenze delle professioni riconducibili alle qualifiche e diplomi IeFP. Occorrono maggiori risorse finanziarie, una forte assunzione di responsabilità da parte delle Amministrazioni nell’indirizzare l’offerta formativa verso le figure più richieste dal mercato e l’attivazione di misure efficaci per orientare i giovani verso quelle stesse figure”.
Roma, 20 giugno 2022 – Nell’anno formativo 2019-2020 la partecipazione alla filiera IeFP (Istruzione e formazione professionale) portata avanti dai centri accreditati registra una lenta e costante progressione (+1,1%), crolla quella degli Istituti professionali (-29,8%). Vola il sistema duale che in tre anni raddoppia le iscrizioni, passando da oltre 18mila a oltre 37mila e superando poi le 42 mila unità per l’anno 2020-2021. La sussidiarietà complementare va progressivamente scomparendo, sostituita dalla nuova sussidiarietà, che raggiunge le 18mila unità.
È quanto si coglie dal XIX Rapporto di monitoraggio del sistema di istruzione e formazione professionale e dei percorsi in duale nella IeFP a.f. 2019-2020 realizzato dall’Inapp (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“In tale contesto – ha affermato Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp – il gap tra domanda e offerta di competenze delle professioni riconducibili alle qualifiche e diplomi IeFP rappresenta un elemento di criticità nello sviluppo del sistema. Pur con le dovute cautele legate al raffronto di dati di natura differente, secondo le ultime stime persiste uno scarto molto pronunciato tra fabbisogno ed offerta. Tale dato, allarmante per molti versi, evidenzia da un lato le grandi potenzialità, ma d’altro lato la necessità di profondi aggiustamenti nel sistema IeFP e nella filiera lunga della formazione tecnico-professionale. Per consentire un miglioramento degli esiti occupazionali a conclusione di tali percorsi formativi occorrerebbe maggior ossigeno al sistema, in termini di risorse finanziarie; una forte assunzione di responsabilità da parte delle Amministrazioni nell’adeguare l’offerta formativa verso rispetto alle figure più richieste dal mercato e un efficiente sistema di orientamento coerente con l’evoluzione dei fabbisogni di competenze emergenti da uno scenario economico e sociale in rapida trasformazione”.
Il totale di iscritti ai percorsi di IeFP, nel triennio e quarto anno, è pari a 250.194 unità, con una flessione della partecipazione del 13,1% rispetto all’anno formativo precedente. Trend che si conferma anche rispetto al solo triennio, le cui iscrizioni ammontano a 230.811 (-14,3%). In continuità con i dati dell’anno precedente, la riduzione della partecipazione al sistema di IeFP è esclusivamente a carico dei percorsi attivati all’interno degli Istituti professionali, dove si registra una flessione del 30,3%. Particolarmente colpite risultano le due tipologie tradizionali di sussidiarietà, quella integrativa che diminuisce del 41,7% e la complementare (-48,4%). Quest’ultima, com’era nelle intenzioni del legislatore, si estingue progressivamente, sostituita dalla nuova sussidiarietà (ex decreto n. 61/2017), che supera le 18 mila unità. Si conferma il divario territoriale che caratterizza il sistema IeFP, con le Regioni del Nord dove prevalgono le iscrizioni presso i centri accreditati, e quelle del Centro, Sud e Isole dove prevalgono i percorsi attivati negli Istituti professionali.
Le figure professionali più ambite. La scelta degli iscritti ai percorsi di IeFP realizzati in modalità ‘ordinaria’ premia ancora la qualifica di operatore alla ristorazione (52.802 iscritti) seguita dall’operatore del benessere (41.117 iscritti), di seguito con ampio distacco si collocano quella di operatore meccanico (16.704 iscritti), operatore elettrico (15.497 iscritti) e operatore per la riparazione dei veicoli a motore (14.595 iscritti).
Gli esiti formativi dei percorsi. Il numero complessivo dei qualificati è stato pari a 66.105 unità (dato fornito successivamente alla pubblicazione del rapporto, grazie ad una seconda rilevazione che ha acquisito le informazioni sugli esami svoltisi in grande ritardo a causa dell’emergenza pandemica). Il dato comprende 34.677 giovani qualificati nei centri di formazione professionale, 27.374 negli Istituti Professionali in modalità integrativa e 4.054 in modalità complementare. La distribuzione dei qualificati per figura professionale conferma l’ordine rilevato nelle precedenti rilevazioni: operatore della ristorazione (25,4% del totale dei qualificati), operatore del benessere (16,4%) e operatore meccanico (8,6%).
I diplomati sono invece 15.250, di cui quasi 14 mila (13.695) nelle Istituzioni formative e 1.555 in sussidiarietà complementare. La ripartizione per figura professionale si mostra in linea con gli anni precedenti: al primo posto, il tecnico dell’acconciatura, al secondo posto il tecnico dei trattamenti estetici, al terzo posto il tecnico della cucina.
La formazione tecnica superiore (IFTS) in duale. Anche per l’anno 2020, solo Emilia Romagna e Lombardia hanno finanziato questa tipologia di corsi. Il monitoraggio a questo proposito rileva un aumento complessivo del numero dei partecipanti rispetto all’annualità precedente di 248 unità, passando da 1.639 a 1.887 iscritti (di cui 1.105 in Lombardia e 782 in Emilia Romagna).
I Neet. Il monitoraggio dà conto anche dei cosiddetti percorsi modulari presenti all’interno del sistema duale, ossia un intervento specifico per i giovani Neet che si propone di riallinearne le competenze per il reinserimento nei percorsi formativi oppure per sostenere direttamente l’esame di qualifica o di diploma IeFP o per una certificazione IFTS. Per l’annualità 2020 il totale degli utenti che hanno partecipato ai corsi ammonta a 2.287 e il numero dei moduli avviati è di 807. Tre le regioni che hanno attivato i percorsi modulari: Emilia Romagna (1.749 iscritti per 627 percorsi modulari realizzati), Lombardia (496 iscritti per 177 percorsi) e Liguria (42 iscritti per 3 percorsi realizzati).
Per maggiori informazioni:
Giancarlo Salemi
Portavoce presidente Inapp (347 6312823)
Per approfondire
Leggi il Rapporto di monitoraggioAllegati
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