INAPP sostiene la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

L’INAPP nel quadro del proprio Piano Azioni Positive aderisce alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita con risoluzione ONU numero 54/134 del 17 dicembre 1999

La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione da contrastare in maniera urgente, decisa e radicale. Essa ha effetti devastanti sulla loro salute psico-fisica, quando non conduce alla loro morte. Indebolendo le loro risorse personali, emotive, relazionali ed economiche, incide negativamente sulle possibilità che loro stesse riescano a fare il primo passo per tentare di uscire dalla situazione di violenza.

La violenza contro le donne è solo parzialmente visibile, prevalentemente sommersa soprattutto a causa della prossimità della persona che subisce violenza con l’autore di quest’ultima: in tre quarti dei casi si tratta del partner o di un familiare. Secondo le più recenti rilevazioni Istat (2019), nel corso della loro vita, quasi 3milioni e 700mila donne hanno interrotto una relazione (anche senza convivenza) in cui subivano almeno un tipo di violenza fisica, sessuale o psicologica, di queste 1 milione separate o divorziate: il 65,2% delle donne separate e divorziate aveva figli al momento della violenza, che nel 71% dei casi hanno assistito alla violenza e nel 24,7% l’hanno subita. Le conseguenze riguardano quindi anche le figlie e i figli, con la necessità di proteggere anche loro dalla situazione di violenza vissuta.

Lungi dall’essere solo un fatto privato, il fenomeno ha gravi conseguenze sulla collettività. I costi diretti della violenza riguardano non solo le donne che la subiscono: accanto alle spese per cure mediche e psicologiche presso strutture private, per i farmaci, per le spese legali e per danni alle proprietà, si devono considerare le assenze dal lavoro e gli impedimenti nello svolgimento delle attività quotidiane.  Nel 2016 è divenuto operativo il congedo per le donne vittime di violenza, per il quale le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato, escluse le lavoratrici del settore domestico, possono avvalersi di un congedo indennizzato per un periodo massimo di 3 mesi al fine di svolgere i percorsi di protezione certificati dai servizi sociali del comune di appartenenza, dai Centri antiviolenza o dalle Case Rifugio. Nel 2019, con la Legge n. 69 denominata “Codice rosso”, viene reso più rapido lo svolgimento delle indagini sui casi di violenza sulle donne e aumentate le pene previste nei casi di violenza o stalking.

È necessario contrastare ed eliminare la violenza contro le donne con l’impegno di tutti i soggetti che hanno un ruolo nella definizione, nell’attuazione e nell’analisi delle politiche e degli interventi. Il Piano Nazionale Antiviolenza 2017-2020 (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità) definisce una strategia d’intervento caratterizzata da una logica di partenariato e di politiche integrate prevedendo la responsabilizzazione di tutti coloro che sono chiamati a darvi attuazione. Il documento ripropone i tre assi strategici della Convenzione di Istanbul: prevenire, proteggere e sostenere, perseguire e punire, oltre a un asse trasversale di supporto all’attuazione relativa alle politiche integrate.

L’Inapp nel quadro del proprio Piano Azioni Positive, aderisce alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e si propone di avviare iniziative sul tema anche rivolte al personale interno, al fine di contribuire all’obiettivo generale di costruire una piena consapevolezza sulla violenza di genere.