Focus su lavori non standard e modello di simulazione
03.04.2020 – Il progetto Mospi Modernizing Social Protection Systems in Italy, mette a disposizione i suoi primi due report. Mospi nasce con lo scopo di promuovere, e sostenere riforme che permettano di migliorare l’accesso dei lavoratori italiani al sistema di protezione sociale.
Il primo rapporto “Background report on future of work scenario the dynamics of non-standard work in Italy”, fornisce una descrizione dei principali fattori, tra cui la globalizzazione e la digitalizzazione, che hanno influenzato e stanno tuttora influenzando le dinamiche del mercato del lavoro. L’analisi sottolinea come i cambiamenti in atto possano, per un verso, creare opportunità di lavoro, migliorare la qualità dei lavori esistenti e aiutare i gruppi svantaggiati a entrare nel mercato, così come possano far emergere problemi legati all’accesso ai sistemi di protezione sociale. Qui la versione in italiano.
Un’attenzione particolare è dedicata allo studio dei cosiddetti platform workers. In linea con quanto osservato in altri paesi europei, anche in Italia si è infatti assistito ad un aumento significativo del lavoro svolto tramite piattaforme digitali. I dati INAPP-PLUS permettono di ottenere una profilazione dei lavoratori delle piattaforme. Si tratta generalmente dimaschi, giovani, che in media hanno un titolo di studio elevato e che vivono nel Nord Italia. Dal punto di vista dei contratti stipulati, lo studio evidenzia che circa il 40% dei lavoratori delle piattaforme non ha alcun contratto formale (si vedano anche i risultati discussi nel policy brief “Gli internauti e i lavoratori on line: prime evidenze da inapp-plus2018”). In aggiunta, emerge l’esistenza di un “gap pensionistico” espresso in termini di anni di contributi pensionistici persi per le persone che partecipano alla piattaforma e che attraverso questa lavorano.
Il volume, oltre ad essere un output di ricerca può essere utilizzato come un valido strumento per elaborare scenari e relative raccomandazioni di policy.
Il secondo rapporto, “T-DYMM 3.0 Forecast Model Report”, fornisce la descrizione sia dell’aggiornamento dei dati AD-SILC che del modello T-DYMM utilizzato per le analisi di micro-simulazione A livello Europeo infatti, MOSPI può essere considerato un’esperienza pilota sia in termini di metodologia che in termini di risultati grazie all’uso di sofisticate tecniche econometriche e appunto del modello dinamico di simulazione (T-DYMM).
Nel rapporto, a partire dai dati AD-SILC, vengono presentati e discussi i risultati ottenuti dallo studio delle tendenze del mercato del lavoro. Gli autori si sono concentrati sulle storie lavorative, sulle transizioni e sui redditi dei lavoratori italiani prestando particolare attenzione a coloro che mostrano carriere frammentate a causa dei contratti non-standard.
Il modello di simulazione “T-DYMM 3.0” aggiornato includerà una serie di innovazioni strutturali: sarà sviluppato un primo modulo di migrazione per tenere conto dei processi di immigrazione ed emigrazione, un secondo modulo di ricchezza volto a modellare l’intero spettro di beni mobili e immobili a disposizione della famiglia, ed infine sarà incluso un sotto-modulo sui pensionati che lavorano al fine di simulare in modo più realistico la transizione tra lavoro e pensione.
Obiettivo principale di tutte le analisi è l’identificazione dei punti deboli del modello al fine di migliorarne ulteriormente la struttura.
Background report
T-DYMM 3.0
Rapporto sul futuro del lavoro